Nameless Land - Gdr Post Apocalittico -

Posts written by Yassin-iasso Al Mobaslat

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    Per questa piccola storia che sembra l'inizio di una considerevole sventura ti sgancio 12 PC! Curioso di sapere come continua :D ;)
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    Brumon, il bravo

    Link Scheda | Età: 26 | Maestria: Corridore-FIGLIO FERALE | Dono: - | Razza: Golia | PF 59/59 | Strategia: 34


    Bumon sorrise a quelle parole, divertito e con i denti che sporgevano. Era un sorriso che non lasciava dubbi al riguardo, era soddisfatto è cattivo insieme, poteva trasmettere un po di paura a chi non era abituato.
    Osservava Yavok, senza dire nulla.

    Si mise in piedi, diede un pugno al petto con il suo braccio più grande, un colpo che fece risuonare un tonfo ampio e potente, nel mentre sorrideva ancora "Yakok... Se ti sei scopato mia madre allora direi che ti è andata bene." il sorriso si ampliò, compiaciuto e minaccioso.
    Lo sguardo si spostò ed il sorriso sparì "Io sono Brumon. E non mi importa del rispetto, al contrario voi dovreste preoccuparvi delle vostre vite nel caso.
    Detto questo, non ha senso buttarsi come non ha senso perdere tempo, se vogliamo prendere quella piccola creatura viva o cerchiamo di convincerli a darcela oppure la prendiamo con la forza. Ma se l'hanno presa un motivo c'è, a me non interessa, ma avvicinarsi senza il pensiero di combattere è folle! Folle... è folle anche solo pensare di non farci vedere."


    Inutile dire che, in ogni caso, poteva già vedere chi rischiava di più. In ogni caso non si poteva sperare di non essere riconosciuti.

    Mai stato un problema. "Se vivete aspettatevi delle taglie sulle teste."

    Si rimise seduto e si girò a prendere una bottiglia da un altro tavolo, senza chiedere, senza dire nulla. La prese con calma ed iniziò a bere.
    Non gli interessava a chi, ma se avesse sentito solo un rumore di passi era pronto a spostarsi, e beh, li si che sarebbe stato divertente! In effetti al pensiero gli salì il sorriso senza neanche volerlo.

    Ovviamente preparo un eventuale schivata con il mio bellissimo slot reazione!


    Trasporto in [P]
    Siringa di mechta.

    Protezioni
    Pannelli rinforzati AD 3 R 2 su gambe e braccio destro, Metallo AD 3 R 3 su ventre, testa e braccio sinistro.

  3. .
    Gater

    Link Scheda | Età: 24 | Maestria: Segugio | Dono: Ossature multiple | Razza:Umano | PF 43/43 | Strategia: 40

    parlato barista
    parlato Gater

    PRIMA

    "Riportare cose... Non credo c'è ne sia bisogno, almeno credo. O meglio, ce sempre bisogno di qualcuno che rischi il culo per qualcun'altro, ma non so dirti se questo è il caso giusto.
    Insomma, da poco in questo dimenticato insediamento è stato scoperto un piccolo tesoro. Tanto piccolo da essere di mira solo da alcuni stronzi, e quindi l'ultima cosa che vogliono è portarlo altrove."
    Le mani avevano cominciato a muoversi, battevano sul tavolo e lo suonavano.
    Un piccolo respiro ed un breve conflitto interno Sarà sensato esporsi? è sensato dirglielo ora? .... Beh, tanto lo scoprirà da sé, la cosa migliore che puoi fare è dire la verità, perché? Se ti deve giudicare perde tempo, non capirebbe...

    Non capirebbe...

    "Puoi averlo notato dagli sguardi spenti o dalla poca vita, ultimamente le persone di qui amano passare il tempo aspirando dei fumi prodotti da particolari cristalli, questo li rende calmi, tranquillo. E sopratutto meno spaventati."

    Forse potresti ... No! No... no.
    CITAZIONE
    "Scusami, devo assentarmi per un paio di minuti, scusami."

    DOPO

    CITAZIONE
    "Poco fa non eri così..." gesticolò nell'aria, per poi prenderlo per il bavero senza troppe remore. "Ora mi fai il gentile favore di dirmi cosa sta succedendo qui. E non mi interessano gli approfonditi dettagli di cosa hai fatto nel tuo angolino, sempre che non siano vietati ai minori e non comprendano quello di cui ti ho esattamente parlato qualche minuto fa."

    Il collo, normalmente avrebbe sentito male, fastidio, ora invece non sentiva nulla. I nervi non funzionavano molto bene Bene, bene, vuol dire che sta facendo effetto. Si lasciò prendere per il colletto, il viso era un misto di sorpresa e incomprensione, però... Non andava bene, rischiava danni che non poteva certo sentire adesso, quindi era meglio farla smettere.
    "Nel mio "angolino"" e fece forza sulla schiena tentando di strappare la presa della donna su di lui, tentava, la realtà e che non riuscì a metterci troppa forza, e quindi con una presa ferrea poteva benissimo essere un tentativo respinto con successo. Continuò "Faccio quello che ritengo giusto fare visto che si tratta di me!" provava a sentenziare le frasi con tono duro, in parte ci riusciva, ma sembrava dirlo con un tono ammorbidito, come se aprisse troppo la bocca mentre l'alito puzzava di bruciato, inoltre il viso prese un vago colore rosso "Quindi lasciami. E se vuoi scoprire che succede l'unica cosa che posso dirti è: Scopriamolo insieme. Milady." Queste ultime tre parole furono dette con tono falsamente elegante mentre venivano accompagnate con un invito verso il balcone, verso Stikorn.

    Trasporto in [P]
    Rivolta budella, Proiettili 45 Colt x 9, Cacciavite di precisione, Fialetta sangue Omega

    Protezioni
    Gamba dx Pannelli rinforzati AD 3 R 2, Gamba sx Panelli rinforzati AD 3 R 2, Braccio DX e scuola Panelli Rinforzati AD 3 R 2

  4. .
    Brumon, il bravo

    Link Scheda | Età: 26 | Maestria: Corridore-FIGLIO FERALE | Dono: - | Razza: Golia | PF 59/59 | Strategia: 34


    Sinceramente? Vai, dillo. Brumon aveva capito solo una cosa di tutte quelle parole = Andate, non uccidete e prendete chi è stato preso da quelli che non dovete ammazzare e questo sembrava un ingrato compito del cazzo!

    Merda... Già.

    Le dita tamburellavano contro la maschera di metallo, ritmiche e nervose mentre il gigante ascoltava tutti, compreso un suo "fratello".
    Non mi piacciono. il ragazzo pelato era intelligente, per lo meno sapeva dove poteva spingersi Così pare almeno. il ragazzo con le zanne e Pain invece, gli stavano antipatici. Poi c'era uno di quei mutanti che sembrava più felino che uomo ed una donna che doveva essere brava con le parole Anche se temo che le sue doti finiscano lì.

    Ad un certo punto prese una sedia da un tavolo vicino, poi, dopo una breve riflessione, prese un altra sedia lì vicino e le mise accanto. Due sedie erano più comode quando pesavi oltre 150 Kg e il tuo culo era grosso quanto un busto di un bambino dei piccoli uomini.

    Si mise comodo e prese la bottiglia con una delle sue manone cominciando a bere, sorso. Dopo sorso. Dopo sorso. Senza troppi complimenti.
    La rimise sul tavolo a disposizione di tutti, anche se una metà era andata via. Sputò a terra mentre tirò su con il naso contraendo i muscoli del volto "Fa schifo. Più o meno come te." disse guardando il mezzo gatto, con disinvoltura, come se fosse una cosa naturale.
    Voleva cercare rissa? No! Però ho sempre pensato che è meglio essere sinceri.

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    Siringa di mechta.

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    Brumon, il bravo

    Link Scheda | Età: 26 | Maestria: Corridore-FIGLIO FERALE | Dono: - | Razza: Golia | PF 59/59 | Strategia: 34


    TROVARE IL POSTO è STATO UN INCUBO! NESSUNO SAPEVA DIRMI DEL BARRY PITT FINO AD UN FOTTUTO BARBONE CHE HO DOVUTO PESTARE FINO A SPORCARMI CON IL SUO SANGUE! Non ci è voluto molto, MA COMUNQUE POTEVA DIRMELO SUBITO! MALEDETTI PICCOLI UOMINI E IL VOSTRO STUPITO ORGOGLIO! "Grrrr" i denti digrignavano e il volto, beh, lasciamo perdere il volto ( tanto è coperto ).

    I passi erano piuttosto veloci e le bende sul torso gli davano fastidio, ma avrebbe dovute tenerle ancora per un po, le ferite si erano cicatrizzate però era bene tenerle coperte, così gli avevano detto.
    Sicuramente aveva già ispirato l'antipatia di tutti in quel fottuto pozzo del cazzo nonostante ci fosse da appena 15 minuti, circa, sapeva dove andare ma non sapeva dov'era questo posto e la rabbia gli dimezzava le capacità deduttive.
    Quindi camminò e camminò sperando di essere toccato dalla sorte. Ovviamente non raggiunse nulla che poteva assomigliare a quello che cercava, si fermò innervosito e fece l'unica cosa che la mente gli suggeriva di logico. Fermo il primo che gli capitò a tiro! Povero sfigato...

    Lo sfortunato fu uno che camminava in giro come lui, vestito da minatore era alto e magrolino con i cappelli rossi e qualche lentiggine, cazzo, venne afferrato per la tuta che portava come un fuscello DIMMI DOV'è IL BARRY PITT O GIURO CHE T/ venne interrotto ancor prima di finire la frase quando il ragazzo gli indicò la destra con un braccio esile e magro. "Tsk! Ricorda, non ti ho mai minacciato." lo butto a terra come un sacco di patate voltandosi verso quella direzione.

    MALEDETTI STUPIDI ESSERI PICCOLI PIENI DI MERDA CHE ALTRO NON SIETE! POTETE SOLO BRUCIARE! BRUCIARE E MORIRE! MORIRE E MORIRE ANCORA! SIETE COSI FRAGILI CHE VI RIESCE PIUTTOSTO, MOLTO, TROPPO BENE! "Grrrr . Phua! PHUA!" i muscoli del viso si stavano contraendo, tanto! ( Per fortuna che lo teneva coperto ).

    Nel mentre notava che nevicava, non aveva mai visto la neve, nera e sporca come qualsiasi cosa che esisteva. Dopotutto se la immaginava esattamente così. I suoi stivali si stavano sporcando, doveva cambiarli. Non avrebbe mai immaginato che potesse essere così deleteria la neve per quello che indossavi sui piedi... Nel mentre gli era capitato di spintonare qualcuno passando ma o non gli rispondevano oppure lui non sentiva nulla se non i suoi pensieri.
    E poi eccola lì, una bettola che sembrava avesse un po di vita dentro insieme a gente che parlava e discuteva, e sopratutto sembrava essere la cosa più affollata in questo dannato buco del cazzo dimenticato da ogni cosa che esiste! Era vicino alla porta, giusto qualche passo.

    Ma anche se ormai era arrivato i muscoli si contraevano da soli e lui non c'è la faceva più! Tanto che i pensieri divennero fiato ed il fiato tradotto dai pensieri divenne parole che non si intimorivano di fronte agli estranei e uscivano spontanee, e sopratutto udibili nel raggio di 10 metri.

    "FALSI CON MEZZI DEI IGNOBILI E VILI! FATTI DELLA MERDA DI CUI SIETE FATTI VOI! PUFH TU! PUFH TU AMIN A RICROTI A ESTERTIO!"

    Sbatte la porta con una "lieve" spinta irrompendo dentro!







    Signori, e signore, per gli sfortunati, potevano osservare un essere che in pochi avevano visto nel mondo ( sopratutto in quella zona ). Alto 2 metri e 70 Cm e largo 1 metro e mezzo di spalle e muscoli carrozzati ( busto escluso )! Con entrambe le braccia enormi, ma il sinistro, cazzo! Un braccio grosso almeno il doppio di quello destro ricoperto di piastre metalliche con delle lievi incrostazioni rosse scure rapprese sopra. La veste che indossava sotto la corazza era rattoppata un po ovunque, una volta doveva essere stata marroncina, una volta, adesso ricordava molto di più il colore del terreno sporco. Camminava facendo sentire tutto il suo peso mentre stringeva i pugni.





    C'era un tavolo con persone molto diverse dai respiranti che sembravano infestare quel luogo, sopratutto una ragazza in piedi con qualcosa alla bocca, di metallo. Dovevano parlare già da un po vista la vicinanza che si erano presi.
    Ogni volta arrivo sempre per ultimo... Si avvicinò togliendosi l'elmo di metallo con lentezza, mentre camminava, lasciando vedere il suo brutto muso pelato e senza palpebre "Quindi, che mi sono perso?"

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    Brumon, il bravo

    Link Scheda | Età: 26 | Maestria: Corridore-FIGLIO FERALE | Dono: - | Razza: Golia | PF 59/59 | Strategia: 34



    La strada con Jack si è divisa, va bene, è ok.
    Non importa se è l'unico con la quale mi sono legato, non importa se è l'unico di cui mi sia fregato qualcosa, non importa se ci eravamo detti grazie. Non importa se adesso ci staccheremo.
    Non importa se sento dispiacere e... Non importa se non capisco perché ci sto pensando. Non importa, non importa...

    L'importante è crearseli i legami per fare in modo che le vite possano valere qualcosa, l'importante è che siano legami che qualcosa valgano.
    Senza pensieri in più o che rendino distorto il volto nei ricordi. La chiarezza è vitale e che il cuore possa battere e le gambe possano muoversi leggere, senza pressioni ma spinte dagli stimoli.
    L'importante è coesistere perché se si tenta di soffocare l'immagine di qualcuno questo si estingue e smette di essere sé stesso, e diventa una distorsione di cui probabilmente non ce ne fotte un cazzo. Specie quando le domande che hai riescono a trovare una risposta alla sofferenza e alla ricerca vana.

    Forse ci rivedremo amico mio, forse per un altra storia andata storta. In fondo nulla è scritto. In fondo questo mondo marcio ha così tante vie che si incrociano di nuovo.





    "Vero piccolo uomo?"
    Il suo cranio sembrava così piccolo stretto nella mano dei giganti, il suo corpo faceva schifo! Deforme e contuso come un palloncino pieno di carne macinata, la spina dorsale gli era stata strappata in parte. La testa, al contrario di quello che si può pensare, era venuta via facilmente.
    Al tatto la pelle morta era ancora calda, il sangue appiccicoso e i capelli stopposi di sporcizia, fuori dalla baracca erano stesi altri 2 corpi nel medesimo stato, solo con ancora la "testa" attaccata al "corpo".

    Un po di cibo e dell'acqua insieme ad una ricetrasmittente che nello scontro è diventato pattume "Stupidi proiettili..." Un paio lo avevano colpito in torso, dopo aver spappolato con la contrazione della mano il cranio si pulì dalle viscere sui vestiti del cadavere e prese il fucile di uno dei due corpi che era fuori. Un bel fucile! "Servirà a pagarmi le cure quando troverò qualcuno che ne è in grado. Devo comprarmi un armatura per il petto appena posso!"

    Il metallo gli aveva salvato le palle da un colpo di pistola ( letteralmente ), adesso indossava una specie di casco metallico che gli limitava un po la visuale, ma proteggeva bene . Si stava massaggiando i fori dei proiettili, uno su un pettorale e l'altro vicino all'ombelico poi, senza farlo apposta, notò in un angolo una sedia su cui era poggiato un foglio :
    Estremo Nord.
    Barry Pitt.
    Grossa RICOMPENSA!


    Brumon lo prese con la mano più piccola e lo lesse con calma, si diede molto tempo per comprendere ogni simbolo ed ogni collegamento tra di loro. Stropiccio il foglietto e se lo mise in bocca masticandolo bene, con avidità e attenzione, per poi sputarlo schifato a terra.
    "Phua! Che schifo... Grossa ricompensa, l'ho già sentita questa! In fondo a sto giro potrebbe andare meglio però... Uhm." in fondo non ho nulla da perdere.
    Andò fuori, prese un bel respiro aprendo le braccia quasi dicesse grazie mentre gli occhi chiusi guardavano un oltre che solo lui viveva come un pazzo o un profeta. "Om iliktù ! aloh m, du né ... vettir" aprì gli occhi ed espirò con una nuova luce in volto.

    "Andiamo."

    Aveva una meta, lontana, cosa di cui aveva un disperato bisogno.

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    Siringa di mechta.

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    Pannelli rinforzati AD 3 R 2 su gambe e braccio destro, Metallo AD 3 R 3 su ventre, testa e braccio sinistro.



    Edited by Yassin-iasso Al Mobaslat - 1/4/2019, 00:13
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    Mi segno con Brumon #entry614366161
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    Gater

    Link Scheda | Età: 24 | Maestria: Segugio | Dono: Ossature multiple | Razza:Umano | PF 43/43 | Strategia: 40

    parlato dei png secondari
    parlato barista
    parlato sputofetido
    parlato Gater

    CITAZIONE
    "Che favore? Paga questo favore? Oltre a mangiare a sbafo, questo Peamingo porta carichi, copre distanze e molto altro. Parecchio altro, cose che non potreste neanche immaginare!"

    "Cosa?! No! No no no. Hahahaha" Un po imbarazzato Stikorn si gratto il collo.
    Si ricompose schiarendo la voce e giungendo le mani "No no. Non mi serve qualcosa del genere. Ho..." Gater lo guardava incuriosito "Ecco, ultimamente ho provato ad allargare il giro degli affari ma qualcosa è andato storto." Nel mentre si guardava in giro come se avesse paura che qualcuno lo ascoltasse "tu Gater, sai di cosa parlo..." Disse con un timido sorriso.

    "Ah... Merda" le parole uscirono con una certa disinvoltura.

    "Ehm... Già, già... Io ti aspetto al balcone! Nel mentre goditi il mangiare!" disse defilandosi verso l'asta di legno dove serviva da bere.

    Gater emise un sospiro appesantito mentre alzava la testa verso il soffitto mentre le braccia la supportavano.
    "Dimmi Layla, che fai per sopravvivere? Io trovo cose, o ci provo perlomeno..." rimise il capo verso il tavolo e rispose con un tono leggermente divertito "Comunque la mia voleva essere gentilezza, ma noto che anche tu hai qualche chiusura." sorridendo. "Dopotutto è normale in questo periodo così poco chiaro."

    Dopo qualche minuto Gater si congedò "Scusami, devo assentarmi per un paio di minuti, scusami." E si appartò in un angolo della locanda, dietro una una parete di metallo, di preciso in un sottoscala.



    Era buio e umido, dove la luce era sprigionata da una lampadina UV, era un ripostiglio dove per terra c'erano carta sporca e sporcizia mista a polvere e macchie di vomito.
    Ad un lato c'era un lavello sporco e arrugginito dove si poteva notare un accendino ed una lastra di metallo nera. Gater sudava freddo, ne era rimasta poca quindi la sua volontà avrebbe dovuto fare uno sforzo. Prese l'accendino riposto sul lavello e prese un piccolo cristallo dalla tasca.
    Sembrava viola con sfumature rosse alla luce degli UV, pieno di piccoli denti prismatici grossi come moscerini, era bellissimo. Il segugio diede uno sguardo afflitto a quella meraviglia, che anche se era bella non gli spirava nessuna fiducia. Nel mentre sembrava che la luce UV diventasse meno intensa e che dietro le spalle qualcosa si avvicinava minaccioso, poteva guardarlo e scrutarlo così vicino che si potevano sentire i passi ed i respiri, così vicino che sembrava che un volto fosse accanto a lui in quel sotto scala.

    Forse non è ho bisogno, in fondo se è qualcosa di mio posso averci a che fare, no?


    .... No. Mi divorerebbe.
    Frantumò il cristallo trasformandolo in grossolana polvere che delicatamente appoggiò sopra il pezzo di metallo riscaldato, anche se tremava, la mano non voleva stare ferma! Della polvere cadé in mezzo alla sporcizia "Merda! .... " Ma poi le sfumature rosse si accesero e dal cristallo si sprigionarono dei fumi violetti che vennero inspirati a pieni polmoni.
    Più il fumo entrava dalla bocca più il sudore cessava e le mani si calmavano, le ombre si acquietavano, e i volti si allontanavano rabbiosi.

    Tanto li rivedrai Lo so, ma se mi salvo anche per soli 10 minuti posso ringraziare!
    Chi? Già... Chi?





    Passarono 5 forse 6 minuti, Gater ritornò al tavolo leggermente sudato in viso.

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  9. .
    Gater

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    parlato dei png secondari
    parlato barista
    parlato sputofetido
    parlato Gater

    La bestiola si stava ancora godendo le coccole, ogni tanto la testa partiva per dare una di quelle curiose testate che Gater si sbrigava prontamente a schivare. Era colorato, molto colorato e sembrava spensierato.
    Di fuori il mondo non era così, era solo devastato ed ogni tanto, a volte, del colore sporcava le macerie o gli arbusti marci, ma mai così vivido, mai così' colorato. Gater non aveva mai visto prima un animale simile, ne rimase abbagliato, affascinato.
    Lo guardò con la bocca spalancata mentre lo
    CITAZIONE
    Stramaledetto pennuto infernale

    andava alla ricerca di qualcosa.

    Forse cibo? acqua? Forse... Forse bastava provare.

    "Hey Stikorn, portami un po della tua sbobba e dell'acqua, vediamo se il cibo calma questo coso." il barista annuì, e inzio a preparare quanto serviva "Una scodella va bene? Si si, immagino vada bene."

    Gater aveva preso una sedia e si era seduto al tavolo con la bestiola e la sconosciuta. "Peamingo, mai sentiti, mai visti. Devono essere una delle specie che trovi solo al Sud. Se è così sei di qui oppure hai viaggiato molto."

    Si guardò un attimo la mano destra pensieroso, per un attimo vide delle ombre da sotto il tavolo.

    si girò di nuovo verso la sconosciuta "Io sono Gater comunque, piacere! " e gli diede la mano sinistra da stringere.
    Nel mentre il barista portò la roba al tavolo mentre alcuni avventori della baracca uscirono guardando con occhi truci il tavolo del segugio.
    "Grazie Stik. Chiedo scusa per la gente del posto, nessuno di veramente cattivo, solo... Un po chiusi, e spaventati dalle guerre che infestano questa zona." "Cazzo ci puoi giurare!"
    nel mentre il Peamingo annusava la sbobba portata dentro un pezzo di metallo a conca, arrugginito. Iniziò a mangiare tutto, metallo compreso.

    "Ah, Gater, quando puoi avrei un favore da chiederti." "Magari dopo Stick." sorrise, anche se amaramente.

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    Ciao Stefano! Io sono un tizio xD
    è un piacere vederti qui nel forum, dammi la libertà ti linkarti un po di roba!

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    E ti invito a prendere visione di questo documento https://namelessland.forumfree.it/?t=73587099
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    Brumon, il bravo

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    La carovana era lenta, inquieta, e gli uomini erano allarmati e con gli occhi che schizzavano da una parte all'altra.
    chi voleva proteggere le famiglie, chi i propri averi e chi altre persone di cui non gli fregava nulla, con la preoccupazione più per le loro scarpe che per i cuccioli che vagavano li intorno preoccupandosi solo di non allontanarsi dai genitori, che, però, non li fermavano.
    Come se quella spensieratezza potesse alleggerire quella atmosfera lugubre e minacciosa, amara per certi versi, triste. Brumon li osservava con gli occhi meravigliati, da una parte per la loro stupidità, dall'altra per il loro voler essere loro stessi anche quando non conveniva, come se essendo loro stessi potessero comunque far diventare tutto come loro, leggero, spensierato e sospeso, con il tempo che avanzava lentamente.

    Incredibile. Anche dopo tutto questo mondo amaro, le malattie e la devastazione, puoi trovare questo.. Stupendo! Ma quegli occhi meravigliato si fecero roventi con le sopracciglia che si inclinavano con l'aggrottarsi della fronte.

    Ma stupidi, infantili. si girò, come se avesse sprecato tempo, pensieri e, sopratutto, lodi.
    Invece gli uomini, loro si che avevano un cervello funzionante, attivo e gremito di spavento, di crudità e orrore misto a perversioni.
    Non aveva potuto non notare un uomo con un enorme gozzo sotto il collo, grosso quanto un braccio, che nella sua carovana si stava masturbando mentre leccava uno strano rettile dalla schiena schiumosa, mentre una schiava con uno di quei collari tanto conosciuti gli massaggiava le spalle. Che schifo.

    Brumon odiava la schiavitù, l'avrebbe tollerata solo se praticata da lui stesso, perché con diffidenza credeva che un altro avrebbe potuto avere rispetto per uno schiavo, anche se ammetteva che, talvolta, era una pratica necessaria. Ma mai per una vita intera, mai per crudeltà. La crudeltà la si poteva applicare su un essere che poteva scegliere di essere lontano, uno schiavo non avrebbe potuto.
    Senza contare il tizio con i mille occhi, che d'ora in poi sarà Occhiuto. Squadrava i golia di tanto in tanto come se sperasse nella loro morte per un infarto, ma guardava meno spesso Verge, che essendo molto più armato e corrazzato preferiva inimicarselo meno, senza contare le altre guardie... Cani, siete tutti cani. Sbavanti ed ansimanti che aspettano gli ordini come delle bestie pronte per il premio, addomesticati. "Nessuno, nessuno di loro merita la vita. Se la terra se li prende, ne sarò felice!" sussurrò. Sperava, che con il procedere della carovana il Katar sgorgasse dal terreno per bruciarli tutti.
    Anche se non successe nulla, nulla. Niente di niente.

    Tutto era immobile!

    Poi, accade qualcosa, all'improvviso l'aria si era fatta più rarefatta, densa, odorava di zolfo e ferro. Ed i bambini, quelli felici e spensierati, divennero meno vispi, e all'improvviso quieti e spaventati. Si, Brumon sorrise ( era più forte di lui ).
    Gli alberi si erano fatti più fitti, le rocce meno agibili ed il terreno più asciutto, il tutto tinto di un arancione del terreno e delle cortecce nere e contornate di giallo dei fusti morti, con venature verdi dei rami più periferici. E qualche animale malformato e deforme che si intravedeva, come lucertole o piccoli scafox. Stava per calare la sera, ma quegli alberi si erano fatti alti ed i rami densi, dov'erano loro si poteva già dire che fosse notte.








    "Torce e lanterne! CI SERVE LUCE!"

    Tuonò all'improvviso l'apripista, per quanto fosse sensato fu al tempo stesso stupido, molti si spaventarono tanto che la guardia malaticcia e balbettante sparò un colpo alla base di un albero dalla quale partirono risate isteriche ed urla piene di angoscia e dal timbro di voce lacerato, come se fossero stati uomini e donne dilaniate. Ovviamente, l'agitazione prima palpabile si tramutò in orrore che si contrasse rapida come una malanno nell'aria.
    Fu spassoso, potevi leggere il terrore negli occhi di chiunque. I Golia e l'occhiuto, più qualche essere dentro le carovane, sembravano essere gli unici che avessero mantenuto un po di tranquillità, ma erano pochi, troppo pochi.

    "Calma! CALMA! Non è accaduto nulla... Torniamo indietro! E pronti con i fucili." Disse ad alta voce Occhiuto, ma sembrava urlasse da quanto i nervi erano a fior di pelle di tutti.
    Così la carovana cigolò con le ruote che ora dovevano essere spinte e non trascinate dagli animali che, nel mentre, erano stati drogati con sostanze fatte in casa per evitare che finissero imbizzarriti. Ma le rocce si erano fatti più appuntite, e puntavano alle ruote, come dei blocchi per evitare di retrocedere. Un paio di ruote si frantumarono sui denti rocciosi producendo schegge e un rumore tonfo e potente! Diversi carri della carovana erano fermi, e la stessa sorte rischiava agli altri rimasti integri.
    L'ansia stava toccando le stelle mentre strane risate circondavano gli alberi, e le colline limitrofe, lontane ed inquietanti.

    Molti fissarono Occhiuto che caricò il fucile.
    Puntò verso i Golia. "Voi, in avanscoperta, fra gli alberi!"

    Guardò chi, seppur con fastidio, doveva proteggere e guidare.
    "E voi, preparate un campo, stasera restiamo qui mentre ripariamo i carri rotti."

    "Ah! Bell'inizio questo!" Brumon, rideva di gusto.

    Trasporto in [P]
    Cibo ordinario x 1, Acqua incontaminata x 1, Siringa di mechta.

    Protezioni
    Pannelli rinforzati AD 3 R 2 su tutto corpo tranne torso.



    Edited by Yassin-iasso Al Mobaslat - 10/3/2019, 20:02
  12. .
    Gater

    Link Scheda | Età: 24 | Maestria: Segugio | Dono: Ossature multiple | Razza:Umano | PF 43/43 | Strategia: 40

    parlato dei png secondari
    parlato barista
    parlato sputofetido
    parlato Gater



    Questo era uno spettacolo alquanto singolare, e nonostante la serietà del luogo al muoversi così caotico di quello strano animale e la padrona che tentava di calmarlo scoppiarono risate mentre chi gestiva da dietro il balcone si lamentava burrascosamente "Ehi! Non può fare quello che vuole qui dentro quel coso! Così mi rompe tutto!”

    In effetti quella curiosa parentesi colorata ci voleva e le persone prima tristi e chiuse si accesero un poco, e iniziarono a ridere e a prendere in giro le vittime della affettuosa bestiola Hahahaha gli piaci! Forse, forse ti sei trovato un compagno sputofetido! Hahaha! “
    Ovviamente, lo stesso non valeva per chi era al centro di queste attenzioni. Gater dal canto suo, sorrideva. In effetti negli ultimi tempi era un po giù.

    Andò vicino all’animale e tentò di attirare l’attenzione, con dei rumori fatto con la bocca, come fischi o schiocchi, per poi farsi osservare mentre teneva lo sguardo basso, vagamente abbassato. Un breve studio dello strano pennuto basto per decretare che quell’uomo non era meno degno di essere preso ad amorevoli testate. Così che, con qualche bernoccolo, Gater tentava di accarezzare il pennuto che, pareva, esserne contento.

    Nel mentre le risate continuano ed alcuni locali minacciavano di uccidere l’animale e farlo allo spiedo inveendo verso la padrona.

    “Cosa pensi di fare?! Venire qui e dare questo fastidio?! Devi pagare pegno!”

    “Giusto! Siamo stati disturbati mentre ci godevamo la giornata!“

    Gater nel mentre pensava.

    La stupidità, la forma peggiore di odio.. -
    Non era gente cattiva, solo i soliti limitati abitanti del luogo che vogliono attaccare bottone troppo presto, perchè troppo orgogliosi e volenterosi di riscattare un onore che, oramai, li aveva abbandonati.

    Gater, mentre stava facendo conoscenza con la bestia, prese parola alzando lievemente la voce. Bene o male una leggera nomea se l’aveva fatta con il suo ultimo caso di investigazione.

    “Signori, mi pare esagerata come reazione.
    Prendetela come una storia divertente, in fondo danni non ce ne sono stati, giusto?”


    Osservò sia i lamentosi che chi stava gestiva il locale che stava mettendo a posto un tavolo rovesciato.

    “Si, si, non ha rotto niente. Ma che non rissuceda! “

    “Chiaro.”

    Gater si rivolse alla padrona "Di solito come fai a controllare questa bestiola?”

    Trasporto in [P]
    Rivolta budella, Proiettili 45 Colt x 9, Cacciavite di precisione, Fialetta sangue Omega

    Protezioni
    Gamba dx Pannelli rinforzati AD 3 R 2, Gamba sx Panelli rinforzati AD 3 R 2, Braccio DX e scuola Panelli Rinforzati AD 3 R 2



    Edited by Yassin-iasso Al Mobaslat - 25/3/2019, 21:22
  13. .
    Io in effetti ho un sacco di dubbi, perché sono un tonto all'ennesima potenza xD

    Allora, la sezione play by chat, dove diamine è?

    Quella cosa di cercare giocatori vicino a noi è fighissimo!

    Quello di giocare su discord, interessante, ma che linee di progettazione avete al riguardo? O semplicemente è un idea?
    Solo per capire, per capire se c'è già qualcosa su cui si può lavorare o è un progetto ancora da partorire come tale
  14. .
    Brumon, il bravo

    Link Scheda | Età: 26 | Maestria: Corridore-FIGLIO FERALE | Dono: - | Razza: Golia | PF 59/59 | Strategia: 34


    È ancora un cucciolo. Cucciolo cresciuto, ma pur sempre cucciolo.

    La stretta era forte, forte e decisa.
    Il sorriso dell'altro venne risposto con lento cenno della testa ancora lucida di sudore.

    Brumon si incammino verso la cima della carovana.
    "Vieni con me" disse al suo compagno.

    Gli sguardi della gente erano ostili e paurosi, Madonna sembrevana esterefatti, Verge doveva averli abituati alla vista, ma erano in preda alla sfiducia.
    Le madri tenevano in grembo i bambini e coprivano i ragazzini e gli uomini guardavano diffidenti e preparavano arnesi contundenti come armi.
    Una meta-felina accucciata su un asse sprongente di una carovana stringeva con le unghie un sacchetto come fosse la cosa a lei più cara mentre ci soffiava contro.
    I disperati hanno i volti tutti uguali.

    "Alla fine i deboli muoiono.
    E voi lo siete tutti."


    Se ve lo chiedete, no, il Golia non era bravo a fare buona impressione.

    Quando arrivo in cima alla carovana speravo che Vergine lo avesse seguito. In tal caso era pronto a dirgli quello considerava a lui utile.

    "Conosci la tua lingua vero?"

    Gli offrì da bere, un goccio di distillato di sangue.

    Verge disse che parlava qualche parola sporadica della sua lingua, e neanche bene.
    Che... Fastidio.

    Brumon sputò a terra visibilmente infastidito.

    "So che non è colpa tua, ma questo è innacettabile.
    La gente bassa... Non si rendono conto di quello che hanno fatto.
    Hanno portato i Giganti fuori dalle isole.
    Ed insieme a noi il nostro modo di vivere, dove i forti e i tenaci sopravvivono, mentre i deboli e i vili muoiono.

    Nel tentativo di fermarci."


    Il petto si gonfiò orgoglioso, ma il viso dipinse un espressione triste. Fino a che il braccio non diede un forte colpo sul suo petto, risuonando un tonfo duro e pieno, potente.

    "Non so di che clan tu sia, ma tutto inizia per tutti con la stessa cosa.

    Tutti ringraziano l'acqua e tutti la temono.
    Tutto deriva dal mare.

    Quando lo incontri salutalo e, se puoi, rendigli omaggio.

    Arrabbiati piuttosto che ignorarlo, lui sa che tu esisti ed è inutile mentire a se stessi.

    Porgigli la mano del gigante, per farti riconoscere.

    Questo è il Tarik ishtar."





    La carovana nel mentre procedeva. La scorta nel mentre speravo di veder morire sbranato il golia passeggero e il golia ritrovato per strada, la strada per l'est procedeva tranquilla, ma per quanto la strada era piana ben presto entrarono in una zona di montagna dove dovettero attarversare un rassixurante percorso tra delle colline e monti che, non erano alti, ma pieni di albero morti, animali feroci e troppe rocce appuntite.
    Per non parlare dei predoni che amavano fare imboscate.

    Insomma, un inferno, e loro erano lenti.

    Basta fare 2+2 no?

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    Edited by Yassin-iasso Al Mobaslat - 10/3/2019, 06:43
  15. .
    Gater

    Link Scheda | Età: 24 | Maestria: Segugio | Dono: Ossature multiple | Razza:Umano | PF 43/43 | Strategia: 40



    La bettola puzzava, come sempre. Puzzava come l'insieme di lamiere che era investita dai vapori dell’alcool e dell’aria sporca di carbotone utilizzata per fare lucw la notte, e tenere le creature lontane, rendendo un inferno quello posto umido e inospitale.

    In tutto questo, Gater era lì.

    Era tornato senza danni dalla città mutata, ma con quello che lui considerava un forte peso.
    Maledettamente consapevole che questo problema solo lui se lo faceva, solo lui ci soffriva.
    Era lì da qualche giorno ormai, incapace di interagire, incapace di muoversi, incapace di avere qualche cenno di azione. Come se ogni suo movimento, desiderato, voluto, fosse sempre meno conveniente dello stare fermo, tutte le cose che potessero seguire della fatica e dell'alleggerimento potevano essere vicine, ma allo stesso tempo erano così lontane.

    Come diamine ci è arrivato nemmeno lui se ne capacita.
    Invredibile quello che fanno gli uomini per cercare delle risposte..

    I giorni erano passati senza che lui se ne rendesse conto, senza che lui potesse fare nulla per fare in modo che quei giorni volessero dire qualcosa.
    Nel mentre temeva che la sua ombra si fosse fatta più vicino a lui. A volte, nel vederla, sembrava avesse delle mani artigliate. Adesso se ne stava seduto ad un tavolo a guardare la sua pistola, meditava e tentava di capire quello che aveva fatto. Quello che era accaduto. Cosa sempre più rara in quel mondo.
    Nel mentre aveva davanti a lui qualcosa da bere, non sapeva neanche cos’era, aveva un buon sapore, tanto bastava.

    Poi entrò nel locale una figura particolare, o meglio, non particolare, ma aveva un modo di dire le cose di certo non comune del luogo
    CITAZIONE
    “Cosa avete di buono ed economico? Escluso il mio Peamingo, che ricordo come non sia in vendita e non sia commestibile.”

    Gente sconosciuta la stava guardando con un viso distorto, stranito. Alcuni si dedicavano al bere, altri giocavano. Altri volevano soltanto dimenticare la loro vita accasciati ai tavoli sbavanti e puzzolenti, con occhi che ricordavano i cadaveri.

    L'ennesima volta che uno entra e dice cose che Gater non poteva comprendere, ma la prima volta che una persona sembrava così educata.
    Come coloro che vennero prima. Al ché, questo, suscitò curiosità. Un tocco di colore dato ad un mondo circostante così vasto e uguale che lo stava spegnendo poco a poco.

    Peccato che Gater non era l’unico a pensarla così.


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    Edited by Yassin-iasso Al Mobaslat - 5/2/2019, 18:46
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