[R.A.G.] Benvenuti in paradiso

Scheda | Età: 29| Maestria: Ricucitore| Dono: -| Razza: Umano| PF 34/34 | Strategia: 39

Frontera Bruma. A due passi dalla Nube Mutagena.

Wunderbar. Devo iniziare a smettere di seguire il primo gruppo di squinternati che mi promette vitto, alloggio e spalle parate. Tuttavia non ho altro per potermi spostare in questo mondo ammuffito ed evitare di morire di fame, sete e chissà che altro.

Un Ricucitore serve sempre, che tu sia carrozzato fino ai denti con il più grosso calibro a disposizione o che tu sia strafatto dei peggiori acidi in circolazione.

Alzo la testa dal tavolo che sono riuscito ad accaparrarmi in questa bettola, dove sto finendo di consumare il misero pasto di brodaglia e carne secca che sono riuscito a mettere assieme. Non mi dispiacerebbe uno stufato caldo, di Staver magari.

Magari come quello che passa a pochi centimetri dal mio naso, in direzione di ciò che sembra davvero il classico gruppo di squinternati. Da cui ho tutta l'intenzione di stare il più lontano possibile, specialmente dall'energumeno dotato del più grosso calibro a disposizione e strafatto dei peggiori acidi in circolazione.

Un izverg, senza alcun dubbio.

Io ho il mio paio di problemini con questo genere di personaggi, che siano così dalla nascita o dopo una siringa di miscugli non ben specificati.

Però ho decisamente fame e loro fanno decisamente casino. Ho già conteggiato un notevole numero di turpiloqui seriali che farebbero arrossire anche il più basso Cacciatore del Faro.

"Scusate. Starei cercando di mangiare, in pace..."

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Lena - la mia amata wifey, che se mi sapesse a poche migliaia di miglia da lei non esiterebbe a venirmi a cercare e uccidermi con le sue mani - parlava esattamente così. Forse un po' meno colorita e armata di tutt'altro che un coltello, ma diciamo che ci ho fatto l'abitudine a personaggi abituati a sputare insulti ogni due parole.

"Danke schön."

Abbozzo un sorriso in direzione della rossa fattasi da parte, abbandonando il mio tavolo e strisciando la sedia sdrucita dietro di me.

"Senza interiora umane. Non sono un estimatore del genere."

Allungo la mano verso una delle scodelle ancora vuote, facendoci cadere distrattamente dello stufato. Osservo in silenzio il gruppo di squinternati, che devo avere interrotto in quello che doveva essere un qualche ennesimo piano di conquista di ogni terra emersa, e rimango un attimo con il cucchiaio a mezz'aria.

Se li ho interrotti vorranno ricominciare.

"Le presentazioni, stavo dimenticandomi le buone maniere" aggiungo, spostando lo sguardo tra la rossa - la bianca - lo izverg - il coso - il topo. "Sono un Ricucitore, se posso contraccambiare in qualche modo. Piacere di fare la vostra conoscenza."

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Mi sono già simpatici. Quanto io stia simpatico a Lena e a tutta la sua famiglia.

(L'ho già detto che probabilmente vogliono farmi fuori a vista, vero?)

"Certo, non perdiamo tempo. Es tut mir leid" sorrido, cercando di evitare di incrociare il muso dell'izverg, e intanto la bianca e il soprannominato coso si divertono a prendermi palesemente in giro. Trattengo la voglia di ficcare il cucchiaio arrugginito in un occhio di coso e lo infilo nella scodella mentre gli rispondo: "Mi chiamo Jass. Per le lezioni di lingua, credo tu possa chiedere alle signore al tavolo..."


"Reclutamento?" mi volto verso la rossa, continuando a ignorare lo sguardo omicida dell'energumeno stravaccato accanto a lei. "Se vi ho interrotti posso anche tornare al mio tavolo e vi ringrazio per lo stufato, ma se oltre a qualche munizione vi servissero un paio di bende..."

Se siete umani, o mutanti degni di vivere ovviamente. Ma forse questo piccolo particolare è meglio che non lo aggiunga.

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Du willst mich wohl verarschen.

Davvero. Mi stanno seriamente prendendo in giro.

Questi sono chetyre - più un topo - e vogliono conquistare un insediamento.

Come se a me importasse qualcosa di far saltare all'aria uno dei tanti re della collina che brulicano su ogni pezzo di terra emerso.

"Certamente. Perché no?" ingollo un boccone di stufato, cercando di non strozzarmi. "Non so perché ce l'abbiate con questo Paradise, ma ormai siamo qui, giusto?"

Mando giù il cibo, evitando la nuvoletta di fumo che ha iniziato a levarsi attorno a Swan.

"Avete un mezzo? Non fumatori, possibilmente?" sospiro, mentre gli occhi iniziano a lacrimarmi. "Ne ammazza più certa roba che un Razziatore con la luna storta, ve lo assicuro."