[QUEST] Legge del Mercato

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  1. ShittyParty
     
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    La Legge del Mercato
    Pg coinvolti: Nikolaus (Rain), Zebadiah Norvin (Zarko Krift), Aaron Blackburn (E.Nigma)


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    Un assiduo vociare vi raggiunge fin nel sottocoperta, finendo per svegliarvi dal torpore della notte.
    La bagnarola ondeggia ritmicamente allo sciabordio agitato dell'Orbo Pacific, segno che là fuori il mare si sta ingrossando.
    E questo è un male quando ci si trova in mezzo pacifico, lo sapete bene, perchè l'Orbo chiama sangue!

    Qualcuno apre la porta che collega il ponte al vano sottocoperta, una folata di vento freddo, insieme a qualche spruzzo di acqua trasportata dallo stesso, s’insinua là sotto come un serpente, finendo di farvi da "sveglia".
    Hoytt, il quartiermastro, scende la scala con il passo zoppicante, trascinandosi dietro il resto di una terza appendice troppo cresciuta - e morta troppo presto - che fa da orpello di carne alla sua goffa figura.
    Il lento mutante vi sorride, mettendo in mostra una fila di denti sgangherati, anneriti e marcescenti.
    «Ben svegliati dolcezze! L'Orbo ha fame!» annuncia, facendo seguire una roca risatina.
    «Per vostra fortuna --- beh, forse un po' di tutti! --- siamo arrivati a Sludge Siren!»

    «Adesso basta con le cazzate, raccogliete le vostre cose, brutti pulciosi e muovetevi a scendere!
    Non voglio restare in balia dell'Orbo un minuto di più! Non con questo con mare, Aye - oh sssì!»
    sibila.
    Cinque minuti dopo, con vostro grande sollievo, vi trovate a risalire una lunga scala in ferro rugginosa, stinto e scivolosa che, dalla cima del piano più basso della piattaforma, si snoda giù fino all'altezza del punto di attracco.
    Una volta in cima, la vostra testa vi suggerisce un “alleluja” per esser riusciti finalmente a toccare di nuovo terraferma ed esservi tolti dalla furia dell’Orbo in tempo.
    Ad attendervi ci sono ben cinque uomini delle Teste Nere: brutti, sporchi e con la pelata coperta da una scura patina oleosa (il loro “marchio” di appartenenza).
    Indossano dei trench anti-vento, aperti sul davanti, che lasciano intravedere pesanti corpetti al di sotto di questi.
    Inoltre, gli stronzi, sono armati fino ai denti.
    Non sorridono. Non vi degnano di un saluto.
    Non un cazzo di cenno... almeno finché non arriva Hoytt a chiudere la fila.
    Finalmente i cinque pezzi di merda fanno un cenno di saluto --- no, non a voi, ma ad Hoytt.

    «Di qua. Soup vi sta aspettando...» dice uno, forse il capetto del gruppo.
    Gli altri si fanno un cenno e vi affiancano, chiudendovi ai lati e con un secondo cenno vi fanno capire che dovete muovervi, seguendoli senza fiatare.
    Mentre procedete in fila indiana, scortati dalle Teste Nere, Hoytt e il capetto dei cinque stronzi si scambiano due parole.
    «Siete in ritardo! Vi aspettavamo tre ore fa...»
    «No cazzo, dico io: ma avete visto il cazzo di Orbo?» replica Hoytt alludendo al mare mosso.
    I vostri occhi tornano a guardare giù verso l'oceano, quando Hoytt lo tira in mezzo, ed un lungo brivido freddo vi percorre la schiena dal basso all'alto fino ad arrivare a formicolarvi la nuca.
    Un lampo illumina il mare e al di sotto della superficie delle onde spumose vi sembra di notare una lunga informe massa tentacolare.
    Ma è solo un attimo, poi l'onda s'infrange e tutto ciò che credevate di aver visto si va a frammentare insieme agli spruzzi.
    Forse era solo soggezione, vi dite, deve esserlo!

    «Cazzi tuoi! Sei tu il marinaio, bambolotto...» riprende il capetto.
    «Ehi! Ma cos'è tutta ‘sta scortesia? Non un "Ciao amico! Anche io sono contento di rivederti...come stai? Io bene e tu?"»
    Hoytt solleva le spalle, sconsolato e scuote la testa evidenziando una smorfia.
    «Stai zitto, pagliaccio!» lo zittisce il capo delle guardie.
    «Ma... bah! Ma che… stronzi!» replica di nuovo Hoytt.
    Poi, stizzito, si chiude in un silenzio e rinuncia ad instaurare una conversazione civile (più o meno).

    Finite quindi per farvi altri due piani di su e giù in silenzio prima di arrivare nell'edificio che ospita Soup, il capo di quella piattaforma.
    Gli uomini armati vi precedono e una volta aperta la porta vi invitano ad entrare.

    L'ambiente si presenta come una grossa sala, ricolma di sedie e tavoli sgangherati, dal soffitto molto alto e costeggiata da un ballatoio circolare su cui sono affacciati una ventina di persone, tra uomini, donne e alcuni marmocchi.
    Vi guardano, curiosi.
    Anche Hoytt sembra sorpreso.
    Al centro c'è Soup, seduto a gambe larghe su di un tavolo e circondato da alcune delle sue troie armate.

    «Oh! Eccovi, finalmente!» sorride.
    «Avete fatto un buon viaggio?»

    «Salve! Sì beh, non ---» Hoytt non riesce a finire la frase che viene subito interrotto, insieme al suo sorrisetto sgangherato.
    «Sta' zitto Hoytt! Sto parlando con loro!» dice Soup, rivolgendo la sua attenzione su di voi...
     
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