RAG: Business is Business

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    [RAG] Business is business
    Pierrarbre is burning!



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    Crank (fratello di Swan): Parlato
    Rev Hamilton (compagno di avventure depravato): Parlato
    Ber (messaggero, compagno di avventure): Parlato

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    Swan

    Scheda | 27 | Gambler | Rall.Temporale | PF **/**

    Ore 21.00

    Crank piantò il coltello sul tavolo, centrando in pieno l'edificio principale, disegnato sulla mappa abbozzata di Pierrabre.
    E glielo mettiamo al culo così forte che, porca di quella puttana, se lo ricorderanno per generazioni! Cazzo! - esclamò euforico.
    Vero, brutto idiota? - rivolse un ghigno sadico in direzione del Rev.
    Il Reverendo si limitò a sbuffare, al suo solito e guardò prima Ber e poi Swan. Che palle tuo fratello ed il suo caratteraccio! Oh, Divina Swan, ma perchè non mi hai ascoltato! A quest'oro saremmo stati in un lussuoso ostello di Arc de Triomphe a goderci la vista de La Torre rugginosa pendente! Ah! Ti avrei dimostrato tutto il mio amor-... - Ciaff!
    Swan gli diede una pacca tra capo e collo, abbastanza forte da fargli mordere la lingua.
    E basta!
    Oh andiamo! Ma perchè Divina!? Cos'ho fatto per meritare la tua collera!? - continuò a lagnarsi.
    Swan si limitò a scoccargli uno sguardo affilato come la punta di una freccia e tanto bastò a rimetterlo in riga.
    ...Ok, mia dolce Swan! Affronterei i demoni dell'Inferno per te se solo...
    Ma che cazzo! Ancora? Ora ti meno io! - intervenne Crank, agitando la mancina sopra la testa.
    Ok, basta così. Grazie Crank, ma credo che il Rev abbia...afferrato!
    Afferratissimo! - confermò innalzando un dito medio in direzione di Crank.
    Quel gesto bastò a far ripiombare la situazione in un parapiglia fatto di insulti, sputi e pugni dietro le orecchie.
    Swan si lasciò cadere a sedere sul suo zaino, esausta e decisa a lasciarli menare per bene, una volta per tutte.
    Che il diavolo vi porti!
    In mezzo a quel marasma, improvvisamente, Ber si alzò da sedere e indicò una piccolo edificio, limitrofo a quello del Reggente.
    Dovremmo liberare i prigionieri! - esordì, richiamando l'attenzione di tutti.
    Compresi Crank e Hamilton che smisero di picchiarsi improvvisamente.
    Il Rev lo guardò perplesso. Quali prigionieri?
    Già... di che parli cincisbeo? - fece eco Crank, appellandosi a Ber con uno strano nomignolo. Uno nuovo, uno dei tanti.
    In questo edificio, precisamente qui... - indicò un punto, sull'angolo dell'edificio designato - ...c'è una botola che conduce ai sotterranei. Ci sono le prigioni!
    Gli altri si scambiarono un'occhiata. E tu che ne sai?
    Eh. Ber scoppiò a ridere, sollevando ulteriori perplessità.
    Che cazzo hai da ridere, adesso? chiese Crank, interrogando Swan con lo sguardo, la quale rispose con una scrollata di spalle. Sono circondata da idioti...
    Tra una risata e l'altra, Ber si riebbe. No è che... - un'altra risata soffocata - Diciamo solo che una volta ci ho passato una nottata!
    E che c'è di tanto divertente, ragazzo?
    Altre risate da parte di Ber.
    Lo picchio? Lo picchio!
    Swan intervenne per tempo, prima che Crank partisse alla riscossa, fermandogli il pugno a mezz'aria. Crank! Per favore! - poi, si rivolse a Ber che - finalmente - aveva smesso di ridere. Forse avva sentito avvicinarsi l'ombra minacciosa del Tagliagole.
    Beh? Perchè sei stato in cella?
    Ma no, niente dai... una... un errore! - guardò i presenti imbarazzato - Sorvoliamo dai. Piuttosto, ascoltatemi!
    Uhm... è meglio, sì. Dai, vai avanti Ber! Dimmi cosa ti frulla in quella testolina! Anche se, forse, comincio a comprendere!
    Bene! La mia idea è semplice: entriamo con un pretesto, mettiamo fuori gioco le guardie, apriamo le celle e sfruttiamo la rabbia dei prigionieri per scatenare una sommossa!
    Beh, sarebbe un bel pretesto per poter agire indisturbati e mettere le cariche! - concordò il Rev, seguito da Crank - Bum, baby!
    Interessante. Ma -c'è sempre un Ma- come cazzo facciamo ad entrare "tranquillamente" senza destare sospetti tra guardie?
    Momento di silenzio generale.
    Il Rev si grattò la guancia, con fare pensieroso. Acqua?
    Già! Ha ragione il coglione del Rev! Sono o non sono giorni che 'sti stronzi di Pierrstocazzo sono senz'acqua!?
    Beh sì! E' il motivo per cui ci hanno assoldato...
    E non ci hanno pagato! preciso Crank.
    Già, mandandoci a morire! sottolineò il Rev.
    Si ok! Questo lo sappiamo già, altrimenti non saremmo qui a definire il piano di vendetta! O no?! Swan aprì le braccia e scosse la testa, spazientita.
    Comunque, l'idea dell'acqua è buona in effetti! Ne abbiamo recuperata molta dalle grotte nelle caverne... -rifletté Swan, incrociando le braccia sotto al seno.
    Fresca ed incontaminata, sorella! - intervenne Crank - farebbe gola persino ad un Brassaka delle Rocce!
    Aye! Solo che non potete entrare così, dal nulla e dire: "Ehi ciao! Abbiamo dell'acqua!" Andiamo, non sono degli idioti!
    Ber guardò il Rev. Il Rev guardò Ber. Entrambi guardarono Swan e lei, d'un tratto, capì.
    No! Scordatevi che mi spaccerò per una puttana! - sbraitò.
    Chi ha dato di puttana a mia sorella?
    La cosa degenerò in breve e seguirono cinque minuti abbondanti di scleri, insulti, schiaffi ed un assiduo vociare.
    Al termine, quando tutti si furono calmati, ed il silenzio prese il sopravvento fu Swan a parlare di nuovo.
    E vabene! Razza di stronzi! Farò la... troia. Ma! Crank, ti voglio come ombra e come un solo di quei merdosi figli di putt-
    Crank scattò in piedi in un istante. Tranquilla, sorella. Non lo permetterei mai! Se allungano anche solo un mignolino, salto fuori dall'ombra e gli strappo l'uccello dai pantaloni e gli faccio ingoiare le loro stesse palle! Puoi scommetterci!
    Divina, se solo ti torceranno un capello, io...
    Seh, okay! Abbiamo capito dai! Ber, prepara le casse d'acqua! Rev cerca del Greendeath dalle vere troie dei bordelli, ne avranno sicuramente da vendere! E, Crank, aiutami a finire di pianificare la cosa.


    Continua...

    Edited by ShittyParty - 13/4/2017, 16:20
     
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    Swan

    Scheda | 27 | Gambler | Rall.Temporale | PF **/**


    Davvero devo mettermi questo... coso?
    Si notava una sincera sfumatura di preoccupazione nella voce di Swan.
    Certo! E' l'abito tipico delle... puttane... di questo posto!
    Rispose il Rev, cercando di mascherare l'eccitazione.
    Sei sicu-!? - slap!
    Il Rev rifilò un scappellotto a Ber, prima che questi terminasse la frase e rischiasse di farsi sentire da Swan che, nel frattempo, era nella tenda intenta a cambiarsi.
    Ber lo guardò con aria colpevole ed il Rev in tutta risposta fece segno di tacere, seguita da un' occhiata complice.
    Uhmm... voi due idioti non me la state raccontando giusta! - continuò Swan - Ma dai! Come cazzo faccio a muovermi con 'sta cinghia... ? Neanche riesco a metterla!
    Ti do una mano, Divina Swan! Intervenne prontamente Hamilton, scattando in piedi.
    Ti ammazzo! Alzati da quella sedia e ti ammazzo!
    ...sissignora! - sbuffò e si rifiondò a sedere, sconsolato.

    I due si diedero pace, nel mentre Swan continuava ad armeggiare con "l'abito da troia" rimediatole dal Rev.
    A proposito, dove hai detto che è andato Crank?
    Uh? Ah, eh... doveva prendere un... binocolo!
    Per fare che cosa?
    Silenzio. Il Rev non sapeva che rispondere e così guardò Ber dandogli una pacca sulla spalle, esortandolo a tenergli il gioco.
    Eh per... vedere! - disse Ber, dopo un secondo di esitazione.
    Il Rev lo guardò sbalordito, come a dire 'ma-che-davvero?'
    Seh, per vedere quanto siete stronzi! Dai, davvero! - li esortò - A cosa cazzo gli serve un binocolo?
    Il Rev e Ber si scambiarono un'occhiata, non sapendo come dar fiato a quella cazzata del binocolo.
    Nella realtà dei fatti, il Rev aveva detto a Crank che Swan aveva richiesto più acqua da portare in città, costringendolo quindi, con questa scusa, ad allontanarsi per un po', mentre loro, o meglio lui, si godeva la vista di Swan mezza nuda (per non dire tutta) nei panni di una puttana.
    Gli serve per esser sicuro di controllare la zona dall'alto prima di... prima di andare in azione e coprirti le spalle mentre... ehm, scendi in città, ecco.
    Un attimo di silenzio da dietro la tenda. La sagoma di Swan era immobile ma, oltre il velo della tenda, seguendo le sinuose curve della Gambler, i due videro la testa della loro leader voltarsi lentamente nella loro direzione.
    I due iniziarono a sudare freddo. Soprattutto il Rev che stava iniziando ad ipotizzare che Swan avesse fiutato la cazzata.
    Ah si, eh...

    In un attimo il parapiglia. Swan schizzò fuori dalla tenda, strattonandone via il velo d'entrata e gettandosi a capofitto contro quei due, armata di un legnaccio e vestita solo di un misero top che le copriva il seno ed una cinghia al posto delle braghe. Decisamente molto poco vestita!
    I due si abbracciarono, urlando per lo spavento, e finendo a gambe all'aria mentre, la furia di Swan si abbatteva sulle loro teste, sotto forma di manganellate ed imprecazioni!
    Brutti-pezzettini-di-merda! Volevate-spiarmi-mentre-mi-spogliavo!
    Ogni parola era una manganellata.
    Nel frattempo riapparve Crank, già di suo incazzato come un Luredom a cui hanno appena sottratto la cena, che non appena vide quel parapiglia generale, senza neanche chiedere il perché si gettò a capofitto contro quei due, menando pugni e morsi a gogo.

    Cinque minuti dopo.
    Doloranti, ammaccati e legati come due salami, il Rev e Ber, fissavano Crank e Swan sottosopra. Già, perchè Crank, non appena aveva saputo dell'escamotage imbastito da quei due per potersi rimirare sua sorella mezza nuda (per non dire nuda) andò su tutte le furie, finendo per legarli a testa in giù come due salami per un'oretta buona.
    Brutti stronzetti! Siete fortunati che non vi ho stuprato il culo con il mio spadone!
    E dai, Crank! Era solo uno...scherzetto!
    Già! Volevamo solo vedere un po' di tette!
    Allora sei stronzo!
    COSA?! Ve le do io le tette, brutti stronzi!
    E giù di manganellate che in confronto la Pentolaccio (o pignatta) era un gioco da dilettanti.
    Swan, che fino a quel momento non aveva smesso di ridere, intervenne per tempo.
    Dai Crank! Basta... tirali giù. Hanno capito!
    SI! ABBIAMO CAPITO, BASTA! urlarono all'unisono.
    I due vennero ricalati giù e aiutati a liberarsi delle corde che li tenevano stretti.
    Ma perché, perchè finiamo sempre a rimediarne da tuo fratello, Divina!
    Non mi sento più le gambe, sarà grave?
    Perchè siete un po' stronzi e ve lo meritate!
    E smettetela di piagnucolare!

    Già, basta frignare dai! Alzatevi ed armatevi, si entra in azione tra dieci minuti!
    Neanche un attimo per riprendersi dalle botte?
    Mi fa male tutto!
    Teste di cazzo!
    Basta! - sbottò di nuovo Swan - Non si rimanda, dieci minuti! Non ce l afaccio più a stare con questa cinghia nel culo, cazzo! Muovetevi, vi aspetto giù!
    Disse, mentre si allontanava, sculettando, con quella "cinghia" a mo' di cintura, sotto gli sguardi sognanti del Rev e di Ber, e lo sguardo iperprotettivo-incazzato di Crank!



    Continua...

    Edited by ShittyParty - 10/4/2017, 14:40
     
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    Guardie: Parlato

    Swan

    Scheda | 27 | Gambler | Rall.Temporale | PF **/**

    Vieni qui, bambola! - una delle guardie, l'afferrò per un braccio, strattonandola a sé e stringendola in un abbraccio sudato.
    Swan fu costretta a sorridere e mordersi un labbro, con fare malizioso, per stare al gioco.

    Entrare non era stato affatto difficile. Il Rev era riuscito ad assoldare un altro paio di troie e, insieme a queste, Swan si era appostata appena fuori dalle prigioni, munite di una bella scorta di acqua fresca ed incontaminata. Cinque minuti dopo si erano ritrovate all'interno, circondate da guardie smaniose di rinfrescarsi e vogliose di divertirsi con i loro salsicciotti. Una volta imbambolati, Crank era uscito dall'ombra e li aveva seguiti quatto, quatto fino alle prigioni e, adesso, attendeva il momento opportuno per colpire.

    Dai bambola! Fammela sentire!
    Il viscidone allungò una mano, scivolando verso l'intimità.
    A-ah, bello mio! - Swan si voltò di schiena, sfregando il suo didietro contro il suo basso ventre - Una cosa per volta!
    Rapidamente afferrò le manone della grassa guardia e gliele spostò sulle sue tette, mentre prese a giocherellare, sfregandosi contro di lui.
    Brutto maiale, ce l'ha già duro! - pensò, trovandosi costretta in quella parte scomoda. Fin troppo scomoda.
    Uh! Che tette sode! Il grassone le strizzò il seno, avidamente e senza garbo, facendole quasi male, e la strinse di nuovo a sé, puntellandola con il suo cazzo.
    Merda schifosa! Dopo...
    Ti piace violento eh, troia?
    Hmm, ci sai fare omaccione! Chissà, potrei farti anche uno sconto!
    Altre cazzate. Non pensare, si ripeteva. E nel frattempo lanciò lo sguardo oltre la finestrella di fronte, scorgendo la sagoma di suo fratello e del Rev.
    Oh, finalmente!

    Le altre guardie erano più o meno tutte impegnate a gozzovigliare e scopare.
    Era il momento perfetto.
    , appartiamoci lì! E ti faccio vedere cosa intendo per violento!
    Swan si aprì in un sorriso carnale e giocò il jolly che lo avrebbe mandato definitivamente in palla: si voltò di nuovo verso di lui e con la destra gli afferrò le palle, stringendole appena per poi prendere a carezzargli il membro, già turgido.
    Il grassone non ci capiva più nulla, il suo cervello era partito per la tangente; vedeva solo fica, culi, tette, scopare.
    Sotto il suo volere, come una marionetta, Swan lo sospinse verso la stanza di fianco, dove teoricamente Crank stava aspettando con il coltello in mano.
    Il grassone sbattè contro il muro, Swan gli montò in collo mentre lo toccava con foga.
    Quello imbambolato non faceva altro che sbavare e toccarla.
    Con la coda dell'occhio Swan notò la figura di Crank e si scostò, quel poco che bastava, per far scivolare la mano del fratello tra lei e la guardia.
    La lama affondò nel collo, una, due, tre volte, recidendo carotide e giugulare.
    Te lo do io lo scopare! Brutta-sacca-di-piscio-merdoso!
    La guardia, con gli occhi sbarrati, si portò le mani al collo, cercando di tamponare le ferite letali che lo stavano dissanguando velocemente.
    Ma ormai era solo una sagoma ricoperta da una cascata vermiglia di sangue ancora caldo.
    L'attimo dopo spuntò il Rev. Figlio di troia, schifoso!!
    Con un'altra coltellata, il Rev, gli tolse i gioielli di famiglia.
    Fiu... ancora un minuto e questo mi veniva addosso! Putrido maiale..
    Oh Divina! Stai bene, amore mio, unico angelo, perfezione celest-
    Sì, cazzo! E stai zitto!
    Abbassa la voce, coglione di un Rev!
    Swan sfilò le chiavi dal cinturone della guardia.
    Rev, tu e Ber alle celle! Liberate i prigionieri e scatenate l'inferno!
    Sarà fatto, mia dolce Swan!
    Io mi occupo di queste tre guardie di qua!
    Sicuro di farcela da solo?
    Aye! Tre coglioni a cazzo di fuori? Me li bevo a colazione! Andate!
    Ok, allora... vado ad attivare gli esplosivi! Tra cinque minuti, davanti al palazzo del Sindaco!
    Si cazzo! Glielo facciamo saltare questo posto di merda! Crank fece scattare il collo da destra a sinistra, dietro uno scricchiolio inquietante.
    Swan sorrise e poggiò le mani sulle spalle del fratello e del Rev.
    E non fatevi ammazzare, cazzo!




    Continua...
     
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    Swan

    Scheda | 27 | Gambler | Rall.Temporale | PF **/**

    BOOOOOM!
    Una bella esplosione, seguita da un eco eclatante.
    Swan, raccolta dietro il muricciolo della fontana al centro della piazza antistante all'edificio del Sindaco, attendeva il segnale.

    Le porte della prigione si spalancarono e ne uscì Crank, completamente ricoperto di sangue.
    Non è mio, fichette!
    Un attimo dopo anche le porte dell'edificio del Sindaco si aprirono, riversando per strada diverse guardie armate.
    Crank! Alla tua destra!
    Prontamente, Swan aveva impugnato il suo Ciclope. BAM! - il cervello di una delle guardie finì a colorare la parete di fianco alla porta da cui era uscito. Crank scoppiò a ridere e si gettò nella mischia, coltello nella sinistra e spadone nella destra. Quanto amava la follia di suo fratello.

    Crank si abbassò, schivando abilmente il fendente di una guardia, e sfilandogli accanto fece saettare la sua lama tra le giunture dell'armature vicino all'inguine, recidendogli la femorale.
    Il malcapitato si accasciò, in preda al panico e al dolore.
    Una seconda guardia fu addosso al Tagliagole, caricandolo. Crank scartò di lato e, a sua volta, caricò un fendente sbilanciante che per poco non tagliò di netto la guardia a metà.
    Ua-Oaah! Fuoco e sangue, stronzi!
    Swan eliminò una terza guardia che stava per cogliere alle spalle suo fratello, con un colpo di Ciclope. Attento!
    Riuscì a malapena a terminare l'avvertimento che un altro uomo di Pierrarbe fu addosso a Crank, placcando all'altezza della vita.
    Il Tagiagole finì a terra, schienato dal suo aggressore. Un pugno nelle costole, un secondo in faccia e poi un terzo dritto sul naso. Crank gemette appena, al contrario della reazione della sua bocca che prese a sanguinare. E questi li chiami pugni?
    Il quarto pugno non arrivò mai, si polverizzò a pochi centimetri di distanza dalla faccia di Crank, spazzato via da un colpo di pistola.
    Il Rev apparse al fianco di Swan, le sorrise e si rivolse a Crank. Ti ho salvato! Sei in debito!
    Cazzate! Sbraitò Crank, in risposta. Afferrò la faccia della guardia che lo sovrastava tra le mani, e gli torse il collo con un gesto rapido. Conta comunque per mio!

    Un boato, un grido di guerra, sopraggiunse dalle spalle di Swan e Rev.
    Altri uomini di Pierrarbe! Ma dove cazzo è Ber?!

    Una risata chiassosa si levò tra i prigionieri.
    Ber era in mezzo a loro e sorrideva, a metà tra l'essere imbarazzato e divertito.
    Ragazzo... - disse uno dei carcerati, tra una risata e l'altra - Non avrei mai immaginato di conoscere di persona, quel pazzo figlio di puttana che rovinò il matrimonio del Sindaco. Altre risate generali.
    Eh... eh sì, sono stato io!
    Ragazzo, tu sei un genio! Il prigioniero gli mise una mano sulla spalla.
    Hai fatto bene! Quel vecchio bacucco è uno stronzo!
    L'eco dell'esplosione li raggiunse, seguiti da rumori di spari, grida e panico generale. L'attacco era iniziato.
    Uhm, che dite se andiamo allora?
    Uh? Dove? Ah sì! La rivolta... eheh, già! Disse quello che doveva essere il capo dei prigionieri.
    Guardò il resto dei suoi, sogghignando.
    Ok ragazzo! La festa è già iniziata, diamo inizio alle danze!
    Ber sorrise, entusiasta. Si alzò di scatto e li precedette, guidandoli a capo della rivolta.

    Fuori incombeva il caos. Swan ed il Rev avevano guadagnato una posizione di vantaggio, riparati dai fianco da alcun muretti in cemento.
    Crank invece, stava rievocando la battaglia delle Termopili 2.0, arretrando da solo nel vicolo tra i due edifici e facendo così da imbuto a tutte le guardie che si dirigevano verso di lui. Ma la situazione era precaria. Molto precaria.
    Rev, coprimi! Disse Swan, passando il Ciclope al Rev.
    Sì, mia Divina! Rispose, imbracciandolo al volo. Fa' attenzione!
    Conto su di te! Swan saltò fuori dal riparo, incurante della pioggia di proiettili, estraendo la sua Wild Dog e fiondandosi in aiuto del fratello.
    Aveva quasi raggiunto lo stretto vicolo quando la potenza di fuoco delle guardie la costrinse a fermarsi e cercare riparo per non essere colpita. Lanciò uno sguardo verso Crank: era in difficoltà, troppi tutti insieme.
    Poi ci fu un esplosione, seguita da alcune grida e spari. Swan alzò la testa oltre il riparo per scorgere - finalmente - Ber, a capo del manipolo di prigionieri.
    Seppur in ritardo, l'entrata in scena dei rivoltosi faceva sì che le guardie di Pierrarbe fossero occupate su due fronti.
    Non più con tutti i mirini addosso, quindi, Swan tornò alla carica.

    La Wild Dog sputava piombo rovente, colpendo i soldati alle spalle impegnati nello scontro con Crank. Ciò concesse il tempo al Tagliagole di prendere un respiro, prima di rigettarsi nella mischia, alimentato da una nuova energia.
    I fratelli macinavano soldati tra l'edificio del Sindaco.
    Il Rev seminava piombo, grosso e pesante come solo un Calibro 50 sa fare, verso i soldati provenienti dal fianco e Ber, invece, guidava lo scontro verso le guardie al perimetro.
    Crank si lanciò contro le ultime due guardie a difesa dell'ingresso. Una di queste sparò un colpo di pistola che Crank evitò, rapido. Questo lasciò cadere la pistola e sfilò la lama che teneva stretta alla cintura. Ci furono un paio di scozzi, lama contro lama, poi il Tagliagole ebbe la meglio riuscendo a sopraffare la guardia.
    Via libera, sorella!

    Swan annuì al fratello e si fiondò dentro l'edificio del Sindaco.
    L'antro era denso dei fumi dell'incendio. Entrando Swan dovette coprirsi le vie respiratorie con una bandana o rischiare di soffocare.
    Scrutò ogni angolo, cercando di fendere la nebbia e scorgere attraverso quella patina grigio scuro qualche sagoma nemica.
    Poi una botta, forte, improvvisa e in un attimo ci furono milioni di stelle e luci, l'intero cosmo, che affollavano la mente della Gambler.
    Con un secondo tonfo finì a terra, le stelle si diradarono e ci fu solo buio e luci sfocate.
    Swan cercò di riprendersi dal colpo, sollevando la testa mentre cercava di allineare lo sguardo.
    Davanti a sé sostava una sagoma minacciosa, nerboruta.
    Swan sbatté le palpebre un paio di volte e lo riconobbe: Max. Il temibile cane da guerra del Sindaco.
    Max scattò in avanti, afferrandola per il collo con la sola mancina e sollevandola da terra. Attraverso la maschera a gas che indossava sulla bocca, le parve di vederlo sogghignare. La Gambler menò due pugni, più forti che poté, contro l'avambraccio di Max, ma la sua presa era come una morsa ed il suo avambraccio duro come la roccia. Il mastino inclinò la testa di lato, in segno di sfida, poi, come se fosse appena deciso l'inizio, annuì e fu il suo turno. Due pugni la raggiunsero all'altezza dell'addome, talmente da forti da mozzarle il fiato.
    Il mastino grugnì, soddisfatto e divertito, e menò un terzo poderoso pugno contro il seno della Gambler.
    Swan si sentì mancare, le forze vennero meno e di conseguenza la presa attorno al sua avambraccio.
    Max la scaraventò a terra e la calciò una, due, tre volte, spedendola a spazzolare il terreno per qualche metro. Poi balzò di nuovo verso di lei, la sollevò da terra come fosse fatta di stracci, e la lanciò contro un cumulo di macerie.

    Qui ci pensiamo noi, Rev!
    Dichiarò Ber, in direzione del Rev, prima di tornare a scaricare una nuova raffica contro la guardie che avanzavano.
    Bene! Vado da Crank e Swan! Prepara il mezzo appena hai fatto qui!
    Rev lo vide annuire prima di correre in aiuto dei suoi compagni.

    Crank udì degli sparì fischiargli di lato, parò il fendente di una guardia, defletté il suo colpo ed uso la sua sagoma come scudo umano.
    Ma i colpi che esplosero di nuovo, non erano diretti contro di lui, bensì colpirono i soldati che lo accerchiavano.
    E' arrivata la cavalleria, pensò, finendo il suo uomo e tornando a sollevare la testa.
    Crank! Dov'è tua sorella?
    Dentro!
    Da sola? L'hai mandata da sola? gridò il Rev.
    Cazzo urli! Non sono riuscito a fermarla! E, come vedi, ero impegnato con 'sti rotti in culo!
    I due si guardarono per mezzo secondo ed insieme si fiondarono all'interno.

    Solo buio ed oscurità. In fondo una luce, pallida, appena visibile ma invitante.
    La Gambler era a terra. Max torreggiava su di lei, le sue grosse mani attorno al suo collo, stringevano con tutta la forza di cui disponeva ma Swan ormai era lontana, assente. Il dolore non faceva più parte di lei e rifletté, con una piccola nota di sottile umorismo nero, che forse morire non era poi così doloroso. Sarebbe bastato lasciarsi andare, smettere di lottare ed accogliere quella luce in fondo all'oblio, così limpida e chiara e beata.
    Poi uno spasmo la fece contorcere sotto il peso di Max e la luce tremò.
    Un seconda contrazione fece tremare di nuovo quel fioco bagliore, che lentamente svaniva.
    Swan sentì di star allungando una mano, come a chiamarla, per non fuggirla via.
    Poi ci fu un terzo spasmo ed intorno a lei l'oscurità parve dissolversi, tramutandosi in versione sfumata e distorta della realtà e allora capì di star lottando contro la morte.
    Con tutte le sue energie si voltò dall'altra parte, cominciando a risalire la densa superficie dell'oblio, nuotando contro corrente per emergere a respirare di nuovo.

    Eccola!
    Oh! Divina! esultò il Rev gettandosi su di lei, abbracciandola.
    Aspetta, falla respirare!
    Ma pure se è mezza morta continui a fare il marpione!? Brutto pezz -
    Swan tossì, come per dire qualcosa e tutti s'immobilizzarono tornando a prestarle attenzione.
    Il mondò tornò a delinearsi; davanti a lei c'era Ber, il Rev e suo fratello Crank. Tutti lì, pronti ad accoglierla di nuovo.
    Erano malconci e feriti, ma sorridevano. La notte, sopra di loro, era tinta di giallo e rosso. Alle loro spalle, in lontananza Pierrarbe bruciava.

    Lentamente l'aiutarono a rimettersi in piedi.
    Meglio che non ti sforzi di parlare, Swan. Le consigliò Ber, facendolo risuonare più come un avvertimento.
    Swan annuì, deglutendo a fatica.
    Ce l'abbiamo fatta sorella! Pierrarbe brucia! Crank scoppiò a ridere, di gusto.
    La sua risata era contagiosa e, sia il Rev che Ber lo imitarono. Lei sorrise ed abbracciò i suoi compagni.
    An-andiamo... Disse con un filo di voce. La gola le bruciò per lo sforzo.
    Non parlare, testona!
    M-Max? chiese Swan, insistendo e Ber scrollò le spalle, rassegnato.
    Quel figlio di puttana è morto male! Molto, molto male.
    Aye! Il Rev fiancheggiò Crank. Si guardarono, sorridenti ed in modo complice.
    Nessuno può toccare la mia Divina e passarla liscia.
    Vincenti e sorridenti si avviarono verso il mezzo, una macchina a quattro posti, recuperata da Ber grazie ai prigionieri dell'insediamento.
    Già, i prigionieri. Il loro aiuto era stato fondamentale e, come concordato, una volta estinto l'incendio (limitato agli edifici governativi) avrebbero preso possesso dell' ex-Pierrarbre, rinominandola il Montone Sindacale. Il Rev chiese spiegazioni, circa quel nome, per pura curiosità e Ber spiegò loro che era tradizione del popolo di quell'insediamento regalare un montone, durante i matrimoni, come segno di buon auspicio alla famiglia.
    E che c'entra il Sindaco? Chiese Crank, mentre aiutava Swan a sistemarsi sui sedile posteriori.
    Ber scoppiò a ridere e solo dopo un po' si decise a parlare: Vi ricordate quando vi ho detto della mia notte in prigione, quia Pierrarbe?
    Tutti annuirono, incitandolo a continuare.
    Beh, ecco... una notte di sbornia, mi sono ritrovato, ecco... io... ho scambiato il Montone per una puttana a pagamento e...
    TI SEI INCULATO UN MONTONE?
    Ber annuì, prima di scoppiare a ridere, di nuovo.
    E la cosa più buffa è che era quello del Matrimonio del Sindaco!
    Tutti scoppiarono a ridere, anche Swan non si trattenne anche se ad ogni risata la gola tornava a bruciare.
    Ber! Sei il mio nuovo idolo!
    Nell'ilarità generale, il gruppo avviò il motore del mezzo. Ben presto si sarebbero lasciati alle spalle quel luogo e tutte quelle storie, compresa la singolare notte di "nozze" di Ber.
    Ma, cosa più importante, adesso tutta quella regione sapeva bene che non era affatto cosa buona cercare di fottere Swan ed i suoi.


    FINE.

    PS. nessun montone è stato realmente maltrattato durante la stesura di questa RAG.

    Edited by ShittyParty - 8/5/2017, 11:47
     
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    +1 se è scritto in un italiano decente (Direi di si :lol: );

    +1 se è scritto in modo decentemente curato. (Direi di si :patpat: );

    Scritto molto bene, i dialoghi curati. Nel leggerlo si averte il cambio di velocità tra un momento tranquillo e uno concitato, tanto a tal punto che mi ritrovavo anch'io a leggere più o meno velocemente in base al momento. Molto divertente l'inizio e ho riso nel leggere le scaramucce tra di loro, mi sono tornati in mente i bei film trash degli anni 70-80 per citarne uno "La polizziotta della squadra del buon costume" con Banfi, Alvaro Vitali e Edwige Fenech. L'ultimo "atto" per quanto sia lungo e ben scritto manca quel qualcosa che negli altri c'era e il finale sembra velocizzato dando la sensazione di voler chiudere la RAG in fretta. Valutazione complessiva molto buona, mi è piaciuta per questo in totale ti meriti 15 PC
     
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    Vero! Avevo fretta di chiudere e, purtroppo, ho dovuto postare da lavoro, interrompendo la scrittura ogni poco.
    Si vede e si nota la fretta sul finale, hai ragione. E hai fatto bene a sottolinearlo.
    In generale son contento ti sia piaciuta comunque ^_^

    Grazie, segno in scheda. :*
     
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5 replies since 29/3/2017, 14:48   137 views
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