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Alla mia domanda se fosse già orario di chiusura ne Layla ne Verge si degnano di darmi risposta, la loro attenzione è verso qualcosa che, boh!!, non capisco. "Vabbè, io continuo a contare". Riprendo da dove avevo iniziato ma non faccio molta strada nei conteggi che un rumore sferragliante accompagnato da passi pesanti mi fa perdere il conto, di nuovo: "E che cazzo, non si può stare un momento..."il mio commento muore lì mentre il mio sguardo si alza, si alza e continua ad alzarsi a oltre due metri da terra fino alla faccia di un essere peloso, coperto di placche di metallo e grosso tanto, e forse più, di Verge. Ci sarebbero anche un paio di soldati con lui ma sembrano insignificanti al confronto e li noto solo perchè uno dei due ci indica come quelli che il "meta chissà che cosa" sta cercando


La sua voce brontola come un vecchio motore di un tir a basso regime, la nostra situazione non sembra molto rosea: nessuna via di uscita, inferiorità numerica e non siamo neanche molto sani. Meglio fare, almeno per il momento, buon visto a cattivo gioco prima che questo tir parta in quarta "Rifiuto? E perchè mai? Siamo sempre disponibili per nuovi lavori, perchè cosa altro potrebbe volere mai da noi il tuo capo se non ingaggiarci?!?"

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Mi sfrego le mani e senza esitazioni apro il sacchetto quel tanto che basta per vedere per bene il gruzzoletto. Do una veloce occhiata ai miei compagni mostrando aria compiaciuta e poi torno serio a guardare nel sacchetto fingendo di contare dei semplici bulloni invece di sassolini neri.

"So dividere per tre e non mi serve il vostro fiato sul collo che mi fate perdere il conto!!"

Non sono neanche arrivato a contarne metà che con la coda dell'occhio noto diversi movimenti, il locale si sta letteralmente svuotando
"Ma dove vanno tutti?!? E' già orario di chiusura?"


Annuisco e chiudo il sacchetto senza dare peso alle proteste del Golia.

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Nel mentre della mia scenetta arriva anche Verge che attende il mio finale teatrale caricandosi un paio di bicchieri di toxic per poi partire con le sue cartucce. Mi fa piacere di non essere l'unico incazzato di come siano andate le cose ieri e al suo apprezzamento alle mie parole alzo il bicchiere in un silenzioso Cin Cin.
Dopo tutta la merda che gli è finita addosso, mi sarei aspettato che Red se la prendesse, rispondesse a tono o che so io, invece raccoglie il suo zaino e, boffonchiando un paio di cose buttate li per darci la tara, se ne va.


"Finito? Non ancora. Dobbiamo andare ad incassare così poi potremo pagare un ricucitore" Dico con un bel sorriso soddisfatto che si allarga quando compare un ragazzino


"Ma che servizio, non dobbiamo neanche scomodarci personalmente" e prendo il sacchetto per aprirlo e rifarmi gli occhi con la nostra sudata paga

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In condizioni normali avrei dormito per almeno 12 ore ma mi sono rotto di rigirarmi nel letto, mi addormento per 10 minuti e appena mi giro su un fianco una fitta alla pancia mi sveglia...e magari fossero i bruciori per il troppo toxic, è semplicemente il piombo che mi sono beccato ieri ad impedirmi di dormire con continuità, assieme alle centinaia di insetti che infestano questo posto. Fili di luce verdastra trapassano il sudicio telo che fa da tenda in questo buco in cui dormo; in questa città i raggi del sole del primo mattino, attraversando i miasmi del fiume mutageno più caldo dell’aria che diventa così una nebbia color marcio, assumono anche loro questa colorazione da vomito di bile. Un po’ mi manca il sole di The Race. E’ ora di alzarsi e andare a beccare gli altri. Scendo giù alla bettola dove non è chiaro se i pochi avventori presenti stanno iniziando la giornata o finendo la serata; tra di loro, in un tavolo un pò in disparte, sono già presenti Layla e Red. Mi tocco la pancia, dolorante e coperta da una semplice veste dopo che la mia protezione in metallo è andata in frantumi, e prendo la mia prima decisione importante di questa giornata "Se devo sentire questo dolore, che almeno abbia un retrogusto piacevole". Mi avvicino al banco e mi faccio servire dallo stanco barista una bottiglia di toxic con 4 bicchieri vuoti più uno pieno che mi bevo subito, per darmi una svegliata e brindare per i fatti miei a questa nuova alba. Bicchieri in tasca, bottiglia in mano, ancora di spalle al tavolo dei miei compari sfilo la pistola e controllo che sia a posto, pronta come l'ho preparata ieri prima di addormentarmi. Sì, ieri ero incazzato, e lo sono tuttora su come si è svolta la serata. Il piano non è mai stato il massimo sin da subito e non mi piace molto improvvisare. Ieri però abbiamo sfiorato il ridicolo, e il pirla sono io che sono andato a fidarmi di un spara cazzate di prima categoria, e l’ho pure pagato. Mi giro tranquillo e sorridente e mi dirigo verso il tavolo mostrando in bella vista la bottiglia di toxic mentre con la destra impugno la pistola cercando di nasconderla tra le pieghe delle mie vesti larghe. Vedo Layla che, mentre sta parlando, si indica una testa così tanto fasciata che quasi non si vede il viso ma riporto subito lo sguardo su Red che la ascolta con la stessa espressione da supponente di ieri sera. Giunto al tavolo appoggio la bottiglia e con la stessa mano recupero i quattro bicchieri che avevo in tasca poggiandoli al centro del desco. Sfilo la pistola con la mano destra e la punto su Red. “E’ il caso che tu saldi il debito, sei stato pagato e quello che ha sprecato due proiettili sono stato solo io, ti bastavano due semplici colpi come questi per saldare” il dito spinge sul grilletto…

…click….
...cick…


L’arma, opportunamente scaricata, spara a vuoto “Ecco quello che sei, un arma scarica e quello che dirai non cambierà nulla”
Mi accomodo su una sedia, prendo la bottiglia e riempio i 4 bicchieri prendendone uno e porgendolo a Laya. "Ormai è appurato, tra te e Viande sei tu che hai la testa più dura"

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Il mio piano di curare Layla mentre Verge e Red mi coprono le spalle fallisce ancor prima di iniziare. La voce del capo delle guardie, troppo vicina per i miei gusti, ci chiarisce quello che vorrebbe fosse il nostro destino e la altrettanto vicinanza dei proiettili che fischiano attorno a noi rendono bene l'idea che restare qua ancora per pochi secondi sarebbe un suicidio. Stranamente non serve una riunione per decidere all'unanimità di darcela a gambe; il Golia si carica sulle spalle Layla, io prendo le redini di Viande e Red ci fa strada. Imbocchiamo quasi a caso diversi sentieri di campagna cosparsi di macerie e sterpaglie in una fuga senza senso con l' obbiettivo di rientrare in città sperando di lasciarci alle spalle i nostri inseguitori ma questi si dimostrano degli ossi duri e ci stanno alle calcagna come dei mastini. Oltre alle loro voci che non smettono mai di incalzarci, anche i loro proiettili sono un ottimo deterrente per non fermarci a ragionare su come meglio procedere, così continuiamo a correre fino ad arrivare ai limiti di Istochnik, i cui vicoli e la gente che li occupa potrebbero essere un'ottima copertura. Vorrei comunicare la mia idea agli altri, di infilarci in qualche lurida via, magari sparare qualche colpo in aria giusto per creare un pò di caos e riuscire a mimetizzarci tra la gente in fuga ma l'unica cosa che esce dalla mia bocca è un fulminante "Arrgg". Sento come una scossa elettrica percorrere il mio corpo, come se avessi toccato per sbaglio dei fili elettrici scoperti, per poi essere pervaso da una sensazione di calore sulla pancia. Al tatto le mie mani non sentono più il rassicurante freddo della piastra metallica che avevo sul ventre, ma calore e umido. "Quegli stronzi, a furia di sparare a caso, mi hanno beccato". Appoggio una mano sporca di sangue sul collo di Viande per sostenermi un secondo e riprendere fiato mentre con l'altra riafferro le redini.

"Sentito la signora? Buttiamoci nel vicoli e cerchiamo di seminarli. Qui siamo troppo scoperti per affrontarli"

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sulle prime temevo che il corpo di Layla facesse solo dei movimenti involontari al mio tentativo di alzarla da terra e che in cuor mio leggevo come "sta bene", questa sua frase biascicata invece mi da la certezza che "STA BENE!!". Quella arroganza, suo marchio di fabbrica come le cicatrici che porta in volto, è una certezza...la ragazza è ancora tra noi e cerca di aiutarci ad aiutarla. Peccato che i due contenitori di testosterone che mi stanno a fianco se la stiano cantando e suonando da soli facendo a gara a chi ce l'ha più lungo...e vince a mani basse il Golia..."Red!!! Hai rotto il cazzo. Ormai ci hanno visto, se non tutti, la maggior parte di noi sono bersagli e far correre un confetto rosa tra i container di certo non ci salverà il culo, sopratutto il tuo quando Layla si sveglia e scopre cosa hai fatto fare al suo pennuto. Certamente è probabile che tu non sia tra i bersagli, ti sei prodigato ad imboscarti appena la situazione si è fatta calda. Se le tue puttanate fossero proiettili, in questa ora che ti conosco avresti dimezzato la popolazione di Istochnik. L'unico timone che puoi prendere in mano è il tuo cazzino per pisciare e scrivere sulla sabbia il tuo nome...se invece ha un pelo di palle, imbraccia quel fucile che ti porti in spalla e vedi di farlo cantare, prima che ce le suonino per bene. Oppure la strada per andare a fare in culo la sai, non credo di essere il primo che te la indica!."
Punto lo sguardo su Verge cercando di mandargli un occhiata di intesa mentre afferro il kit da ricucitore che Layla ci sta sventolando sotto il naso "Dammi un momento per cercare di ricucirla e poi ti copro le spalle"

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Non mi sto troppo a curare se Verge ha sentito o meno la mia esortazione, se la sa cavare da solo, lascio quindi di corsa l'angolo dietro il quale mi ero nascosto e mi fiondo nel buco della rete per raggiungere gli altri due compagni che sono già fuori. Fischi di proiettili riempiono l'aria e mi passano sopra la testa, ottimo incentivo per far aumentare i giri delle mie gambe che invece si bloccano. A pochi metri di fronte a me, Red sta trascinando il corpo esanime di Layla che lascia dietro di se una scia di sangue. " No cazzo, no!!"
Arrivato vicino a due, è chiaramente visibile una ferita alla testa ed il viso coperto di sangue, però si muove anche se è evidente essere piuttosto debole. "Dobbiamo spostarci da qua e portarla da un medico, non è il mio campo ma mi sembra piuttosto grave..forza Laya, cerca di alzarti che ti mettiamo su Viande!"