Tanti Auguri e Buone Feste!

I raggi solari si rifrangevano sulla neve spazzata dal gelo. Nel luccichio generale di ghiaccio e raggi gamma, il Sarto notò qualcosa emergere dalla neve poco dinnanzi a lui. Fece un passo e si accovacciò per infilare la mano sotto lo strato bianco che tutto copriva. Nonostante i guanti, le dita apprezzarono distintamente qualcosa di squadrato e rigido. Quando ritrasse il braccio, l'oggetto che si trovò fra le mani era qualcosa di antico, inutilmente dimenticato nei decenni e decenni ...

Christmas time ... don't let the bells end quelle parole risuonarono dentro il casco, un pensiero senza un senso, ma carico di una strana energia. C'era qualcosa in quel comandamento che sembrava risvegliare sensazioni antiche ed ancestrali, dimenticate, forse sepolte sotto strati di tempo, cinismo e DNA: la magia del Natale. Alle parole di Glitter, per la prima volta, lo spocchioso e strafottente Sarto apparve più composto e serio. Non lugubre né disfattista. Solo più vero. Più buono. Grazie Grazie?! Grazie di cosa? Oh, sveglia! Aveva detto "Grazie"?! Grazie di modificare le loro munizioni, grazie per volergli coprire le spalle?! Soffocato da quell'emozione di zucchero e candidi, un piccolo minimé del Sarto dava craniate incredulo e rabbioso. Grazie?! Cerca di salvare anche la tua di pellaccia Aaaaaahhhh! Abbattetelo! Che qualcuno arda quell'uomo al caldo sole di un fungo atomico!