Quest: E anche oggi una calda, calda... carneficina.

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Non capiva come Jurgen potesse prendere tanto a cuore la vita di certe persone, soprattutto in una situazione del genere.
Ai suoi occhi erano solo reietti e rifiuti che avrebbero comunque esalato l'ultimo respiro al prossimo passo falso o alla prossima sfortunata folata di vento.
Vuoi fare il dannato eroe? Maledizione Jurgen, ci farai ammazz...
Non fece nemmeno in tempo a completare il pensiero che vide le sagome dei predoni affacciarsi alla porta come lupi alla ricerca di una preda succulenta su cui mettere le zampe.
Sentì nuovamente quella morsa gelida allo stomaco e, senza successo, cercó di trovare un riparo per evitare la prima scarica di proiettili.

Irving, quell'uomo ti ha salvato la vita senza pretendere nulla. Tira fuori le palle e aiutalo!

La ragazza, accompagnata da una risata molto diversa dalla precedente, scaricó 3 colpi in rapida successione contro il gruppo di razziatori e così fece anche Jurgen, abbattendone uno ancor prima che si rendesse conto della situazione intorno a lui.
Con un movimento innaturale, il pollice armó il cane del revolver ed il braccio lo alzó, puntandolo in direzione dei nemici sopravvissuti.
Subito dopo, il preoccupante rumore del legno spezzato arrivó alle sue orecchie, facendogli presagire una orribile possibilità.
L'ombra della morte, assieme all'odore del sangue, stava iniziando a calare su di loro ed il suo nome era "gravità".

Spara per uccidere, ed esci da qui.
Avanti Irving, dimostra che non sei da buttare.

"Ragazza, mi muovo. Coprimi!"

Scheda | Età: 30 | Maestria: Segugio | Dono: | Razza: Uomo| PF 33/33 | Strategia: 44

Solo quando le bocche di fuoco smisero di urlare, fu chiara la grossa mano che la dea bendata doveva aver messo sulla mia spalla. Alcuni proiettili che mi avrebbero colpito sono conficcati nella lamiera che, senza volerlo, si rivelata un ottima protezione. In più questo ammasso di ferraglia è ancora in piedi nonostante il casino. Che schifo di situazione!!. Quelle due merde di predoni sopravvissuti si sono barricati in una casa e da vermi che sono, stanno sicuramente maltrattando gli occupanti per prenderli in ostaggio. Se non avessi scrupoli, direi a Irving di lanciare la sua granata, ma non mi va a genio che dei poveracci ci vadano di mezzo, se posso evitarlo.

"Ehi, voi nella casa? Cosa cazzo pensate di fare ora? Lo sapete che se fate del male alle persone che avete preso, entriamo e vi ammazziamo come cani, lo sapete vero? E non potete neanche restare li dentro in eterno no? Cerchiamo di raggiungere un accordo, che ne dite?"

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La porta della baracca cedette senza nessuno sforzo e, a giudicare dalle grida isteriche di dolore, almeno uno dei suoi proiettili doveva essere andato a segno.
Cercò poi di prepararsi al peggio ed iniziò a correre a zig-zag per localizzare una copertura che potesse salvarlo dall’imminente vento di piombo.
Fu tutto inutile.
Venne colto da un dolore lancinante a livello del petto e vide con sgomento che un proiettile si era fatto strada tra i vestiti e la carne, facendo sgorgare un grosso rivolo di sangue.
A distanza di pochi istanti, un secondo proiettile lo raggiunse alla testa, ma venne irrimediabilmente fermato dalla spessa protezione in metallo ancora incandescente.
A causa del rimbombo, i suoni per lui divennero ovattati e, sanguinante, iniziò a barcollare alla ricerca di un’abitazione vicina dove ripararsi dai quei proiettili troppo affettuosi.

Sei vivo Irving. Sei ancora vivo.
Trova un riparo. Muoviti.

Lo scontro stava volgendo a loro vantaggio, i predoni stesi a terra senza vita ne erano la conferma e, quindi, cercò di approfittare della situazione per lanciare un’unica, decisa sentenza verso di loro.

“Uscite dal riparo disarmati o giuro che faccio saltare la baracca con voi dentro, m-m-mi avete sentito? Vi ammazzo cani b-b-bastardi!”

Detto questo, non riuscì più a trattenere le lacrime a causa dell’ enorme tensione dello scontro.
Tra i singhiozzi, si sedette appoggiando la schiena mentre osservava il sangue scivolare via ed impregnare il legno marcio

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Finalmente, i proiettili cessarono di fendere l’aria ed Irving si alzò in piedi, cercando con sguardo assente la posizione dei suoi compagni.
Le mani, ancora sporche di sangue, tremavano incessantemente e fu incredibilmente difficile per lo studioso caricare le munizioni mancanti all’interno del tamburo del revolver.

“J-Jurgen, sei ferito?” domandò, sperando una risposta negativa.

Avrebbe avuto bisogno di tutte le cure possibili, ed inoltre la situazione era ancora molto lontana dall’essere risolta.
I predoni si erano rintanati in una baracca fatiscente ma senza ingressi al di fuori della porta sbarrata, urlando che non si sarebbero arresi per nessuna ragione.
Credevano forse di avere ancora la situazione in pugno?
No, erano fottuti ed Irving lo sapeva benissimo.
Dopo aver cercato di fermare il sanguinamento al meglio delle sue capacità, ritorno con un basso profilo dai suoi compagni, sfoggiando sotto la maschera un sorriso sadico mentre prelevava le armi dei cadaveri più vicini.

Al resto penserai dopo, tanto a loro non servono più. Giusto?

Una volta tornato in prossimità della piccola squadra di cui ormai faceva parte, cercò lo sguardo di Jurgen ed iniziò a parlare con un tono basso e deciso.

“Vedi se sono del tuo stesso calibro, mi sembra di capire che non si può risolvere la situazione in modo pacifico” sogghignò, mentre estraeva dalla fondina la piccola granata.

“Posso usarla per sfondare la parete mentre voi fate irruzione nella stanza ed ammazzate quei bastardi a sangue freddo, non si meritano una sorte diversa”

Cercò nei loro occhi uno sguardo di approvazione, ed aggiunse.

“Se avete un’idea meno rischiosa vi ascolto, ma non so quante opzioni rimangano al momento. Gli abbiamo offerto una possibilità e quegli idioti hanno sputato sulle loro vite senza ritegno”

Si appoggiò poi, ancora dolorante, ad una delle pareti, attendendo una risposta.

Scheda | Età: 30 | Maestria: Segugio | Dono: | Razza: Uomo| PF 33/33 | Strategia: 44

Siamo finiti in un vicolo cieco. Ora quei vermi useranno le vite di quelle persone come deterrente per pararsi il culo. Dobbiamo trovare un modo per farli uscire di lì senza che nessuno si faccia male. Quella era la tipica situazione da danni collaterali, nella quale qualunque via si scelga, qualche innocente ci sarebbe finito di mezzo. Il fatto che molti sguardi, prima spaventati e freddi, ora siano puntati su di loro con una flebile luce di speranza avrebbe reso più pesanti eventuali decisioni drastiche.

CITAZIONE

“J-Jurgen, sei ferito?”

La voce di Irving lo riportò alla realtà. Non si era accorto che si stava avvicinando e solo ora notava dei piccoli fori macchiati di sangue sul suo pastrano "Io sto bene, tu invece? Ti hanno beccato, non sarebbe meglio farti dare una ricucita? Ora come ora il tempo lo abbiamo. Dobbiamo prenderci qualche minuto per decidere come muoverci. E no, l'idea di usare la granata la ritengo pessima, non solo perchè ci andrebbero di mezzo degli innocenti, ma anche perchè è già un miracolo che questa struttura sia ancora in piedi. Con la deflagrazione rischiamo di buttar giù tutto, noi compresi."

Controllando il calibro dei proiettili che Irving mi ha appena passato, mi rivolgo alla bionda

"Sai qualcosa degli occupanti di quella casa? Sono davvero una donna incinta ed un ragazzino? Un altra cosa: si può sapere come ti chiami?"

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L'invito della donna a muoversi non era ciò che speravo. Quando c'è di mezzo la vita di innocenti, si dovrebbe avere il tempo di valutare tutte le opzioni. Il tempo però è un lusso che non abbiamo, i due vermi rintanati potrebbero cambiare le carte in tavola in ogni momento. D'altronde, il coltello dalla parte del manico l'hanno loro."Bene...Bionda! Vista la situazione e che il tempo stringe, direi di agire. Potremmo usare la casa a fianco come punto di ingresso e sfondare la parete che divide le due abitazioni. Sarebbe però utile creare una specie di diversivo. Se sfondiamo senza altre distrazioni per i due predoni, è molto probabile che ci finisca in mezzo la famiglia. Proponiamo uno scambio! Riempiamo uno zaino di cianfrusaglie e glielo proponiamo come riscatto, assieme alla loro libertà. Mentre sono impegnati a discutere con noi della proposta, facciamo irruzione. Ci vuole qualcuno però che imbastisca la trattativa" volgo lo sguardo alle varie persone che si stanno avvicinando. Sì, c'è una flebile speranza nei loro occhi ma non alzeranno mai un dito per darci una mano, ormai sono troppo succubi della violenza per tentare di far qualcosa "Mmhh, credo che solo uno di noi tre potrebbe farlo. Io ho intenzione di sfondare, a voi la scelta del ruolo di negoziatore.
Ah, se l'idea vi sembra pessima, liberi di esprimervi."

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Mantenendo la schiena appoggiata al muro, Irving ascoltò attentamente le parole del suo compagno, mentre l’adrenalina scivolava lentamente via dal suo corpo.
L’opportunità era quella di lasciare tutto il lavoro sporco agli altri, e sicuramente non se la sarebbe lasciata sfuggire.
Prese poi la parola senza staccare lo sguardo dalla baracca dei predoni.


“P-posso offrirgli i nostri boinn e tutto l’equipaggiamento dei p-predoni morti come riscatto, appena otterremo una r-risposta, positiva o negativa che s-sia, voi farete irruzione e li ammazzerete”

Una volta individuato con lo sguardo un riparo solido, aggiunse.

“Mi n-nasconderò da qualche parte, s-se escono sfondando una parete li prendo alle spalle. D-datemi solo qualche minuto per chiudere la f-f-ferita”

Non sembrava grave ora che la osservava con lucidità, ma faceva comunque un male fottuto!

Irving, non muovere un dito. Se lui muore è meglio. La paga spetterà solo a te e con essa tutte quelle armi senza padrone. Non essere stupido. Cane mangia cane, no?

Basta. Lui non è una dannata iena! Può scegliere.

“Voi entrate nella baracca, io agisco. Non perdiamo tempo”

Scheda | Età: 30 | Maestria: Segugio | Dono: | Razza: Uomo| PF 33/33 | Strategia: 44

Con un mezzo sorriso sulle labbra e più come un pensiero a voce alta "Chissà com'è, ci avrei scommesso" e poi rivolto direttamente ai due compari "Su, cominciamo a raccogliere la roba e poi io e te bionda ci allontaniamo come per cercare altre cose. Irving, se durante il negoziato chiedono di noi, digli che stiamo cercando altro. Appena il negoziato parte però, dopo pochi secondi io entrerei. Se non sono dei totali coglioni, qualcosa si aspetteranno. Sfondiamo e poi tu bionda centri quello alla tua destra, io quello alla mia sinistra. Andiamo"

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Non era certo granchè, ma almeno era un piano.
Teoricamente tutto poteva andare storto, ma decise di non fare previsioni catastrofiche e si limitó ad osservare la teatrale sceneggiata di Jurgen e la Bionda mentre spulciavano tra le abitazioni; una ricerca fittizia che non avrebbe portato molti risultati nemmeno se si fossero impegnati davvero.
Cosa speravano di trovare i predoni in un insediamento del genere?
Boinn? Munizioni? Risorse?
Non sembrava esserci più niente oltre alle persone, più nulla da strappare loro oltre, forse, l'arbitrio.

Heh, ti ricorda qualcosa?
Tu non eri così diverso, solo l'ennesimo disperato in un posto di merda abitato da gente di merda.

Detroit 666, una città avida.
Non restituiva quasi mai quello che prendeva, e per gradire, ti ficcava anche un bella manciata di merda giù per la gola, apposta per farti sentire a casa.

Ricacciando in un oscuro angolo della mente i ricordi, inizió ad elaborare un discorso che potesse stare in piedi ed accontentare gli scomodi inquilini della baracca.
Inizió a battere freneticamente le dita sul dorso della pistola mentre si avvicinava. La tensione era palpabile.

"Ascoltate, avete v-vinto. Vi daremo tutto l'equipaggiamento dei vostri compagni, i n-nostri boinn e metà della paga che ci spetta. In più i miei alleati stanno cercando altre risorse nell'insediamento, potete osservarli v-voi stessi"
"Fate avvicinare gli ostaggi alle f-finestre, vogliamo vedere se stanno bene"
Estrasse il suo borsello di cuoio ed inizió a farlo saltare nella mano, facendo sbattere i boinn all'interno.
"Se sono vivi, dopotutto, v-voi ne uscite con le tasche più pesanti"

Il discorso era iniziato, sperava solo che i suoi colleghi fossero in posizione e pronti a riversare una valanga di piombo addosso ai due bastardi.

Si, ne uscirete più pesanti.
Almeno di qualche grammo, con tutti quei proiettili in corpo.