[QUEST] L'Oracolo di Nubiserpe

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    L'Oracolo di Nubiserpe
    Giocatori: Valentine' - ShiroiSan - frederic90 - Jojoe



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    I segni del 'Vettore' sono ovunque. - aveva detto Kalaval - Basta prestare attenzione.

    I viaggiatori risalirono la collina non senza fatica, affondando i piedi stanchi nella rossa sabbia mentre un vento, che trasportava con sé l'odore del ferro e della putrefazione, gli remava contro.
    Ben presto la sabbia lasciò il posto ad un terreno ciottoloso, composto per lo più da antichi mattoni trasformati in ghiaia.
    La barriera si estendeva alta, sopra le loro teste, in un cielo giallo-rossastro reso tale dall'illuminazione di un vecchio sole stanco, oltre le nuvole.
    Era incredibile, pensarono, là la Sottigliezza (come l'aveva chiamata Kalaval) si faceva sentire in maniera esponenziale.

    I viaggiatori si tolsero lo zaino di dosso, posandoli a terra per riprendere fiato.
    Mai e poi mai si sarebbero immaginati di giungere fino a lì.
    Si diedero una spazzolata, scuotendosi di dosso il sottile strato di sabbia rossa che, trasportato dal vento, si era depositato sui loro vestiti.
    Bevvero, reidratandosi finalmente dopo quell'estenuante scalata.
    Dopo un breve riposo, ripresero il viaggio.

    In lontananza un velo rossastro aveva ricoperto l'orizzonte. I viaggiatori si scambiarono un'occhiata loquace ed affrettarono il passo, cercando di avvantaggiarsi sull'imminente tempesta in arrivo.

    *
    * *
    * * *
    * *
    *


    Qualche giorno prima.

    Il palazzo centrale di Monctezuma è situato nella piramide più alta, nel cuore di Hojote.
    Il complesso è già di per sé un vasto agglomerato di librerie, laboratori, magazzini, quartieri residenziali e uffici amministrativi.
    Al centro del punto più alto si trova la venerabile residenza del reggente di Hojote, nipote di Balazar.

    Arrivati all'interno della piramide, il Messaggero di Monctezuma, Iqos, vi conduce al cospetto del Reggente.
    La sala di ricevimento è, in qualche modo, sontuosa ed il Reggente emana un aura di rispetto e autorevolezza.
    E’ vestito con un saio color porpora scuro, ha gli occhi stanchi, dovuti forse a pensieri che gravano dentro di lui, ed ha ai polsi due antichi bracciali.
    “Benvenuti, viaggiatori.” - una piccola pausa - "Sono lieto che abbiate risposto al mio annuncio con tale celerità."

    "Oltre il lo stretto del Mare, non lontano dal Nero Serpente sono giunte strane voci di una figura ambigua che gira solitaria per queste lande.
    Alcuni parlano di una figura evanescente, altri la paragonano ad un dio e altri ancora al fantasma di un nomade.
    Viene chiamato l' Oracolo di Nubiserpe e dicono che abbia con sé un potente artefatto in grado di manipolare gli Squarci..."


    Monctezuma si accarezza la punta della barba, ingrigita dal tempo e poi riprende, pensieroso.
    "Capite bene che se tale artefatto dovesse cadere nelle mani sbagliate, specialmente in quelle di gente senza scrupoli o, addiruttura, nelle mani del... ROOT, sarebbe un grosso rischio..."
    Abbassa la testa, massaggiandosi le tempie.
    "Se deciderete di accettare, aiutandomi a svelare tale mistero e, nel caso sia necessario eliminare il problema alla radice, dovrete partire immediatamente verso Nubiserpe.
    Questa è una regione perennemente coperta da strane nuvole serpentine, che gli conferiscono un' aria...alquanto mistica.
    Non a caso molti fanatici, discepoli delle Sabbie e strani 'stregoni' hanno preso dimora..."

    Il Reggente si muove verso uno scranno e si siede, attendendo una vostra risposta.

    Edited by ShittyParty - 6/4/2017, 10:21
     
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  2. ShiroiSan
     
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    Vash

    Scheda | 21 | Guardia della Carovana | Genoma Multiplo | Umano | PF 42/42 | Strategia 35
    Kalaval, un personaggio interessante quanto enigmatico.
    Vettore, Sottigliezza.. parole di poco conto fino a quando non le percepisci sulla tua pelle.

    Un arido deserto, come molti altri nel vecchio Continente Nord ma allo stesso tempo molto diverso. Un'imponente barriera si erge come orizzonte in un luogo che non concede repliche o errori. Questo viaggio interminabile sembra averci portato finalmente dove volevamo.
    Il mio sguardo stanco ed incuriosito è distratto solo dal pensiero di mio padre e mio zio.
    -Anche loro avranno affrontato certi paesaggi? Se è così, devono esser stati questi gli ultimi che hanno visto...-
    I miei compagni di viaggio si fermano per prendere fiato, li imito scrollandomi le vesti dalla rossa persistente sabbia. Il tempo di sistemarmi un panno intorno al viso che una nuova minacciosa tormenta si avvicina a noi, costringendoci ad accellerare il passo.

    *
    ****
    *


    Prima un lungo e tormentato viaggio oltreoceano, poi una richiesta da Monteczuma in persona. Di certo se volevo rompere l'opprimente monotonia di quel buco d'insediamento da cui ero scappato, ci stavo riuscendo.
    Il viaggio non fu dei più brevi ma, grazie anche al sostegno di alcuni nuovi compagni di carovana, raggiunsi senza problemi la destinazione.
    Sin da subito rimasi meravigliato dalla maestosità di certe imponenti costruzioni, figlie di un antica e ricercata architettura. Archivi, tomi e librerie contribuivano a dare un'aria eccentrica a questo luogo dimenticato tra le sabbie del tempo.
    Hojote, così lo chiamavano.

    Non passò molto tempo prima d'essere ricevuti da un Messaggero, un tale Iqos, il quale ci condusse personalmente dal Reggente.
    Avevo sentito parlare molto di lui e della sua famiglia.. strana storia quella, misteriosa ed eccentrica quanto il luogo dove vi avevano trovato rifugio.
    Entrammo in un'ampio salone, dove uomo e leggenda stavano eretti in fronte a noi. Suntuose vesti ricamate ed antichi monili che da soli saranno valuti cinque volte tutto quello che trasportavo. Stanche parole uscirono dalle sue labbra, dandoci il benvenuto ed introducendoci alla sua stravagante cerca.

    Rimasi inizialmente in rispettoso silenzio, aspettando che qualche compagno più colto di me prendesse per primo la parola.

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    Edited by ShiroiSan - 7/4/2017, 20:57
     
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    "Eppure il vento soffia ancora"
    Non potevo immaginare che quelle parole di una canzone perduta mi potessero tornare in mente così lontano da casa, così distante da Pangea. Ma eccomi qui, in un altro continente, oltrepassato un altro mare. Eppure il vento soffia ancora addosso a noi, e oggi porta con se una sabbia rossa, diversa dalla sabbia del deserto. E' strana.
    Beviamo un sorso d'acqua prima di riprendere il viaggio, approfitto per fregare un po' di quella polvere tra le dita, si ferma un secondo soltanto e poi va veloce. Come sono stati veloci questi mesi, mi sono sentito come un granello di sabbia spinto dal vento fino a qui.
    Hojote, quanto ne ho sentito parlare: la culla della conoscenza, il custode della storia, un barlume di speranza. Sarà vero, o esserci passati ci condurrà solo verso il nulla?

    ***


    La città è incredibile ma nulla in confronto alla piramide. Capisco perchè è qui che si custodisce tanto di questo mondo e di quello precedente. Incontrare Monctezuma è una sorta di tocco mistico con una entità troppo spesso sentita nominare per caso o sulle pagine del Sandy News e sulla bocca di qualche messaggero. Credo di provare qualcosa simile a quello che nel vecchio mondo accadeva incontrando un Vi i Pi.
    Ma non importa, è una sensazione che dura poco. Quando parla traspare l'uomo assetato di conoscenza e di chiarire i misteri che aleggiano intorno a una possibile minaccia o una potenziale risorsa.

    Attendiamo di fronte al reggente, Solomons e Joe mi hanno dato sicurezza in questo tempo, e Vash- unitosi a noi per il viaggio qualche settimana fa - è ben piantato e ci ha evitato qualche rogna.

    "Oltre il lo stretto del Mare, ... Nero Serpente ... figura solitaria ... evanescente... fantasma di un nomade.
    Viene chiamato l' Oracolo di Nubiserpe... artefatto in grado di manipolare gli Squarci...
    Nubiserpe"


    Mentre parla osservo il reggente con rispetto. Un uomo che ha potuto tanto per questo posto - e forse per tutto il Nuovo Mondo- merita di essere studiato, rispettato, e tuttavia non dare per scontato.
    Reggente, abbiamo accettato il giorno in cui ci siamo messi in viaggio verso la capitale.
    Tuttavia quelle di cui ci mettete al corrente sono voci e credenze createsi attorno a qualcosa di sconosciuto. Sapete di più a riguardo?
    O meglio...
    faccio una pausa guardando l'uomo negli occhi chiedendo sinceramente quali siano le sue impressioni Ci sono stati eventi o avvistamenti che vi hanno mosso a capire di più quello che sta accadendo? Avete parlato di Squarci...
    Lascio la domanda e le intenzioni aperte in modo che possa continuare o esprimersi liberamente.

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    Frangishock \ Contatore Gaiger \ Borraccia \ 9mm Puntura\ 20 proiettili 9x19mm \
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    Edited by frederic90 - 8/4/2017, 14:03
     
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    Ragazzi ho fatto un edit "importante", specificando il QUANDO delle due scene.

    CITAZIONE
    [...]In lontananza un velo rossastro aveva ricoperto l'orizzonte. I viaggiatori si scambiarono un'occhiata loquace ed affrettarono il passo, cercando di avvantaggiarsi sull'imminente tempesta in arrivo.

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    Qualche giorno prima.

    Il palazzo centrale di Monctezuma è situato nella piramide più alta, nel cuore di Hojote.
    Il complesso è già di per sé un vasto agglomerato di librerie, laboratori, magazzini, quartieri residenziali e uffici amministrativi.
    Al centro del punto più alto si trova la venerabile residenza del reggente di Hojote, nipote di Balazar. [...]
     
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    Qualche giorno fa...

    La sapete quella sui due tipi di Detroit che partono per il Nord in cerca di fortuna, dove uno dei due muore di merda (letteralmente) e l'altro finisce così morto di fame, così morto di sete, che si stava facendo inchiappettare da una manica di mostri vaganti, e solo per recuperare una tanica di resina da portare a un dottore che lo avrebbe inculato volentieri con la sabbia?
    No?
    Beh, morale della favola: fanculo l'Arido Continente.
    Per ora ho chiuso con il Nord.
    Caput.

    Mai stato tanto felice di rimettere piede nel buon vecchio West, dove l'alcol fa schifo uguale, ma le puttane urlano piu' forte, e anche l'odore della merda sa di casa.

    Scendiamo dalla nave sulla costa orientale, vicino alla Tar Race -io, Joe, Xylos e Vash, la nuova entry. Ero pronto a salutarli e salire su a Detroit, dove ricostruire i cocci del mio business finito magistralmente nel cesso, quando veniamo a sapere che Monctezuma cerca gente per un lavoretto.
    Monctezuma, un tipo che è qualcosa come una leggenda vivente, nipote di una leggenda vivente ancora piu' leggenda vivente come Baltasar, su alla Bolgia.
    Neanche a dirlo, ho rimesso i bagagli in spalla e seguito gli altri giu' ad Hojote. Ve lo dico con tutto il cuore: perché cazzo non l'ho mai fatto prima? Neanche varcata la soglia, e ho capito subito che tutti i cazzoni che mi avevano parlato (male) della città non ci avevano messo mai piede sul serio, ma volevano farsi soltanto i fighi.
    A mia discolpa, ero ancora giovane, inesperto e abbastanza idiota da rincorrere figa e alcol, e abbozzare a tutto quello che mi veniva detto da gente che credevo piu' figa e piu' vissuta di me.

    Hojote non é il covo di sfigati e topi da biblioteca che rincorrono aria fritta perché non hanno di meglio da fare. E' una città in piena regola, organizzata come la Bolgia non lo sarà mai, con gente che sembra decente a sufficienza da poterci avere una conversazione normale senza finire a pistolettate. E la piramide. Cazzo, mi sento sporco solamente per il fatto di averne pensato male.

    Monctezuma in persona è la prova in carne e ossa che l'abitazione di una persona riflette la sua natura. Granitico, imponente, e pieno di angoli che ci metterei una vita a conoscere.

    Long story short: sono li, accanto agli altri, chiedendomi come faccia quell'uomo seduto sul suo trono a parlare tanto naturalmente di Squarci, stregoni, oracoli, ROOT e tutte quelle cose che manderebbero nel panico quei bigotti superstiziosi che preferirebbero mettere la testa sotto la sabbia piuttosto che stare a sentire racconti sulla magia nera, nel timore da rimanerne infettati.

    Per quel che riguarda me? Vi dico solo che mi brillano gli occhi, e che dico al Reggente: "Bello, consideraci già partiti."

    ***



    'Vettore', aveva detto Kalaval. 'E che cazzo é?' gli risposi io. Ma questa è una storia per un'altra volta.

    Il Vettore ci aveva portati lontano, in uno dei posti piu' duri e spettacolari che abbia mai visto nella mia ignorante e breve vita.
    Anche se la collina non sembrava finire piu', e il fiato cominciava a chiedere il conto, non riesco a pensare ad altro che ad andare avanti e arrivare fino in fondo.
    La strana vibrazione nell'aria mi tiene sulle spine. Lo devo ammettere. E non parlo della tempesta in arrivo, o del vento stranamente infinito. E' il mistero. La sensazione di essere uno dei pochi uomini a mettere piede da queste parti che mi riempie di adrenalina e di soggezione. C'è qualcosa di grosso da queste parti, e la sensazione di essere vicini, forse piu' vicini di quello che immaginiamo mi spinge a passare un ultimo sorso d'acqua agli altri, rialzarmi, e andare avanti.



    Trasporto in [P]: Ol'Gun [10/10 Proiettili], Puntura [10/10 Proiettili]
    Coltello Bilanciato, Caricatore 9x19mm [10 Proiettili]


    Zaino: Kit da Riparazione, 1 acqua incontaminata, Copertone (Testa)


    Indosso: Turbante, Skull Bandana, Copertone (Ventre), Copertone (Braccio dx)
     
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  6. Jojoe
     
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    Joe Arper

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    Se c'è qualcosa ancora del tutto misterioso per me, sicuramente è il continente ovest. Se potevo trovare qualcos' altro di interessante era necessario andarci. Visto che solomons doveva passare da quelle parti, e ormai la compagnia di Xylos era andata ben oltre un semplice affare, ci mettemmo in viaggio. Con noi si aggiunse quello che probabilmente era un mercenario, possiamo dire roba di routine...
    Una volta sbarcati decidemmo di fare qualche lavoretto prima di metterci in proprio, una specie di ultima missione si può dire:
    Un tale più che venerabile, Monteczuma, necessitava di aiuto, e chi siamo noi per non dargli una mano?
    Xylos prese la parola, superandomi forse di un millisecondo, e forse era meglio cosi: sarei stato piu che logorroico.



    Vettori eh? Ultimamente per colpa di questa cazzo di sabbia che è OVUNQUE il mio cervello non lavorava propriamente a pieno regime. L' unica cosa che non mi faceva pensare fosse una cazzata continuare in questo posto era il pensiero che c'è sempre qualcosa da recuperare, qualche tecnologia perduta, che può risollevarmi la giornata

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    Il pensieroso Reggente scosse la testa.
    Purtroppo ci sono solo voci che parlando di avvistamenti, e tutti noi sappiamo quanto possano queste esser fuorvianti.

    Portò la destra ad accarezzarsi la barba, come aveva fatto in precedenza.
    Ma d'altronde, al momento, le voci sono le uniche cose di cui disponiamo. Sarebbe stupido ed incosciente non tenerne di conto in una situazione simile.
    Come vi ho detto, alcuni parlando di una figura evanescente, che si dice riesca ad uscire fuori dal nulla, creando portali invisibili ed intangibili ai più. Altri parlano di una figura androgina, ricoperta da un sottile strato di energia celeste, in grado di plasmare le leggi della fisica intorno a sé. Altri ancora sostengono, come detto in precedenza, che questa figura sia in possesso di un potente artefatto in grado di manipolare le sorti di uno Squarcio. Personalmente, sono più propenso a credere a quest'ultima ma, ovviamente, è solo il mio personale parere. E conta quanto la ramanzina di uno stolto ubriaco, nulla di più.

    Monctezuma abbozzò un sorriso e si rialzò dallo scranno.
    Al contempo, sulla soglia alle loro spalle, si palesò nuovamente la figura di Iqos.
    Monctezuma gli rivolse uno sguardo, accordandogli un tacito permesso di parlare.

    Signore, il velivolo è arrivato. Il tempo di un rapido rifornimento e saranno pronti a ripartire.
    disse Iqos, facendo seguire un leggere inchino della testa.

    Moncetzuma annuì e lo ringraziò, tornando poi a rivolgersi a voi.
    Il vostro compito, all'effettivo, sarà dunque quello di recarvi nella regione di Nubiserpe, perlustrare la zona, verificare la veridicità di queste voci e, come già anticipato, qualora si renda necessario, cercare di arginare il problema.

    Iqos vi accompagnerà al velivolo, mezzo che vi trasporterà fino ai limiti della regione di Nubiserpe e dove potrete trovare anche qualcosa di utile, per la vostra missione.
    Spero non soffriate di mal d'aria.
     
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  8. ShiroiSan
     
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    Vash

    Scheda | 21 | Guardia della Carovana | PF 42/42| | Genoma Multiplo | Strategia 35 |
    Rimango in silenzio ed ascolto con attenzione le parole del Reggente, cercando di ficcarmi bene in testa ogni possibile indizio che ci possa tornare utile a non crepare.
    -Una figura evanescente.. un dio.. un fantasma.. un androgino ricoperto di energia celeste.. portali invisibili.. il ROOT.. un Artefatto in grado di manipolare un fottuto Squarcio..-

    Pensieroso e confuso, soppeso velocemente le sue parole per cavarne un qualche senso o collegamento logico.
    -Tutto dannatamente interessante.. ma cosa potremo realmente fare noi quattro stronzi in un quadro così grande e caotico..? Certo sono solo voci quelle su cui stiamo ragionando, e si sa quanto facilmente si gonfino tra le labbra di fanatici e sognatori, ma in un inferno come questo impari in fretta che anche la stranezza più assurda può realmente esistere. Forse è solo la mia stramaledetta pigrizia che cerca di tenermi con il culo a terra.. ma davvero questo vecchio saggio crede che noi possiamo apportare un cambiamento positivo in sta faccenda o siamo sono altra carne al macello che manda nella speranza di nuove voci più attendibili?-

    Nel mentre che mi perdo nei miei pensieri, Iqos si ripresenta alle sue spalle annunciando l'arrivo di un velivolo pronto a partire. Arriveremo ai confini di Nubiserpe grazie a quel mezzo e poi starà a noi perlustrare la zona e ricavarne qualcosa.
    -Bè, fanculo! Non mi son certo fatto tutta questa strada solo per tornarmene indietro. Vorrà dire che lo scoprirò di persona cosa diamine sta succedendo-

    Lascio terminare Monctezuma poi, schiarendomi la voce, con tono rispettoso prendo parola.
    -Tutto ciò è estremamente interessante Reggente, dico davvero.. e penso di parlare anche per i miei compagni quando dico di esserne tanto incuriosito, quanto disposto a portarvi aiuto- ..breve pausa.. -Avrei solo un paio di domande da porvi prima di partire: La prima è se siamo gli unici che avete ingaggiato fin ora per per svelare tale mistero o se dovremo aspettarci altri collaboratori sul posto- ..altra breve pausa.. -La seconda riguarda invece il nostro compenso. Purtroppo per noi non siamo figure evanescenti o esseri celestiali.. oltre a fama e gloria dobbiamo pensare anche a pararci il culo e riempirci lo stomaco. Con tutto il dovuto rispetto.. la curiosità è una grande e nobile motivazione, ma in un mondo come questo da sola non basta per sopravvivere. Avevate già pensato voi a qualcosa di adatto?-
    Gli lascio qualche attimo per pensare.. -Inoltre, se un tale Artefatto esistesse davvero e per qualche caso fortuito riuscissimo ad entrarne in possesso, immagino che le mani giuste a cui vi riferivate siano le vostre, dico bene..?-

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    /Introduzione Rhea

    CITAZIONE
    I segni del 'Vettore' sono ovunque. - aveva detto Kalaval - Basta prestare attenzione.

    I viaggiatori risalirono la collina non senza fatica, affondando i piedi stanchi nella rossa sabbia mentre un vento, che trasportava con sé l'odore del ferro e della putrefazione, gli remava contro.
    Ben presto la sabbia lasciò il posto ad un terreno ciottoloso, composto per lo più da antichi mattoni trasformati in ghiaia.
    La barriera si estendeva alta, sopra le loro teste, in un cielo giallo-rossastro reso tale dall'illuminazione di un vecchio sole stanco, oltre le nuvole.
    Era incredibile, pensarono, là la Sottigliezza (come l'aveva chiamata Kalaval) si faceva sentire in maniera esponenziale.

    I viaggiatori si tolsero lo zaino di dosso, posandoli a terra per riprendere fiato.
    Mai e poi mai si sarebbero immaginati di giungere fino a lì.
    Si diedero una spazzolata, scuotendosi di dosso il sottile strato di sabbia rossa che, trasportato dal vento, si era depositato sui loro vestiti.
    Bevvero, reidratandosi finalmente dopo quell'estenuante scalata.
    Dopo un breve riposo, ripresero il viaggio.

    In lontananza un velo rossastro aveva ricoperto l'orizzonte. I viaggiatori si scambiarono un'occhiata loquace ed affrettarono il passo, cercando di avvantaggiarsi sull'imminente tempesta in arrivo.

    ***


    Hojote, la culla del sapere.
    E lo era davvero, di fama e di fatto. Adesso ne avevi la conferma.
    L'intera città si era sviluppata intorno alla piramide centrale, il palazzo che un tempo fu dimora di Baltazar e, adesso, di suo nipote Monctezuma. L'intera comunità sembrava godere di quel clima di cultura e di rinascita; una sorta di benessere mentale che si rifletteva anche sul fisico.

    Un secondo messaggero ti accompagna attraverso le strade della capitale e poi su per le scale della piramide ed infine attraverso i bui corridoi della Piramide, stracolmi di libri e di sapere.

    Vieni scortata fino alla stanza antistante la Sala di Ricevimento dove ti viene fatto cenno di attendere un momento.

    CITAZIONE
    /fine introduzione Rhea
    A tutti:

    Monctezuma annuisce, riflettendo sulle parole di Vash.
    Fa per rispondere quando un secondo messaggero entra nella Sala, si avvicina ad Iqos, sussurrandogli qualcosa, ed esce subito dopo.
    Signore, perdoni di nuovo l'interruzione. - dice Iqos, rivolgendosi a Monctezuma - Un altro viaggiatore è giunto al tuo cospetto, per il medesimo incarico.

    Monctezuma annuisce. Grazie, Iqos. Fallo entrare.
    Iqos esce un attimo e quello seguente rientra accompagnato da una giovane ragazza dai capelli argentei, vivaci occhi verdi ed una lunga cicatrice che le attraversa lo zigomo sinistro e scende fino alla guancia.
    Benvenuta, viaggiatrice. Appena in tempo.
    Pazientemente, Monctezuma ti ripete quello che è stato detto fino a quel momento, mettendoti al corrente del breve dialogo tra loro.
    Accenna un sorriso stanco e torna a rivolgersi a Vash che poc'anzi aveva rivolta un paio di domande al Reggente.
    Legittimo, Guardiano.
    Sì, siete i primi ed unici che ho ingaggiato.
    Ciò lascia presumere che qualora trovaste altri cercatori sul posto, non siano da ritenere propriamente degli... alleati.

    Accennò un breve sorriso dopo una pausa e riprese.
    Ovviamente, non sono un folle ne un sadico e intendo mantenere il nostro accordo.
    Per questo motivo, a bordo del velivolo, troverete già un incentivo per il compito che vi aspetta.

    Infine, Vash, per rispondere alla tua ultima domanda... se davvero esistesse un simile Artefatto, se davvero fosse in grado di fare ciò che dicono, suppongo che qualsiasi mano, anche la più esperta e saggia sarebbe comunque da ritenere pericolosa.
    Molte cose orribili sono state fatte in nome del "giusto".
    Intendo solo scoprire la verità che si cela dietro a tali dicerie, niente di più. L'Artefatto verrà studiato e, da ultimo, distrutto.


    Edited by ShittyParty - 12/4/2017, 09:34
     
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    Faccio solo un leggero segno d'assenso col capo a Monctezuma. Mi piace che ci dica le cose senza girarci intorno. Non mi preoccupa che un artefatto di tale portata voglia essere trovato e studiato - sempre che esista. E dopotutto se riuscissimo davvero ad assicurarlo alle mani di Monctezuma potremmo...ehm, potrei... gustarlo un po' durante il percorso. Anche se come sempre bisognerà fare molta attenzione, tutto ciò che è così avvolto dal mistero può più probabilmente portare alla morte che alla fama.
    Vedremo pian piano proseguendo nel viaggio.
    All'ingresso della ragazza degno di un rapido cenno anche lei.
    Per quanto mi riguarda possiamo avviarci al velivolo e prepararci al viaggio. Nulla ci darà maggiore chiarezza che arrivare a Nubiserpe.
    Guardo ancora un attimo la ragazza.
    Ovviamente attenderemo che tutti possano discutere i particolari con lei, reggente, e nel caso ci confronteremo strada facendo...

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    Raven 'Rave' Custer

    Link Scheda: x | Età: 25 | Maestria: Messaggero | Dono: Malformazione controllata | Dominazione: Teleporter | Razza: Umana | PF 33/33
    Lasciare la Fornace è come tornare a respirare. Non sai cosa significa davvero essere stati all'Inferno se prima non ci hai messo piede e la casa di M.J. è quanto più vicino al concetto di fiamme e zolfo: un cazzo di caldo che potrebbe scioglierti le ossa, se non sei pronto a fasciarti il culo con bende 'speciali'. Un clima atroce a cui mi sono dovuta abituata, nolente o volente, prima di gettarmelo alle spalle.
    Sono passati cinque anni, ma ancora ricordo come si stava lì: fottutamente male. Se gli altri gradiscono l'accoglienza del posto, io la detesto con tutta me stessa. Ci sono nata nei pressi di quel buco eppure non ho intenzione di creparci. Ecco perché me ne sono andata.
    Fanculo la Fornace. Fanculo la matrona.
    Quello che voglio vedere è il mondo ed il destino mi ha portato qui, a Hojote, dopo l'ennesimo viaggio passato più a guardarmi le spalle che a fare altro. Dovrei piantarla di farcire le mie intenzioni di bugie e ricoprirle di false speranze, facendole passare per oro, ma lavorare onestamente non fa per me. Non quando della vita ho ricevuto solo grandissime fregature. A dirla tutta, spero proprio di non pentirmi di aver accettato questo incarico. Solo al verde e nelle mie tasche, anche se conto fino a dieci, trovo solo sabbia e quattro Boinn. Non mi ci compro nemmeno le caramelle, con quegli spicci. Dunque ho dovuto fare necessità virtù - per così dire - e lavorare come tanti altri, sebbene la mia faccia faccia trasudare tutta la diffidenza di questo mondo di merda.
    Mi sono detta "Proviamoci, dai", "Se gli altri ci campano così, posso farlo pure io", "Se è una specie di saggio riccone a cercare gente, la fregatura non potrà essere contemplata". Una serie di frasi di auto-convinzione che sono state spazzate via da una sola fondamentale parola: soldi. E non hai soldi, non mangi. E se non mangi, muori. Morendo non avrei la possibilità di andarmene in giro ad infestare località su località. Ma potrei morire per andare a cercare una specie di apparizione evanescente....
    Soldi. Porca puttana, soldi.
    Sì, ok, sono convinta.
    Di base lo schema mentale che ha attraversato la mia testolina è stato questo. Quindi, trovato l'annuncio, non ho avuto grossi problemi ad arrivare alla piramide. Mi guardo in giro con interesse, osservo la gente che incrocio - semmai fosse successo - e la memorizzo; non si sa mai, potrei divertirmi qui dentro nell'abusare della faccia di qualcun altro. A parte ciò, Hojote è la contrapposizione naturale a... Tutti i posti in cui sono stata. Non mi è mai capitato di non dover aver a che fare con esseri umani dalla cultura sottosviluppata ed invece qui anche i muri sembrano colti e non intenzionati a pugnalarmi. Che dire, potrei apprezzare la tranquillità del luogo - se non fosse che non me lo godrei senza il becco di un quattrino.
    Sospiro, aspettando poi di essere introdotta dal tizio che mi ha fatto da Cicerone. Ma mi sento a mio agio dietro le quinte, mi sento protetta e pericolosa. Non c'è ansia finora e non ce ne è nemmeno in seguito, quando mi faccio avanti e mi aggrego al già cospicuo gruppo di ricerca, ascoltando quello che il reggente, Monctezuma, mi riferisce per mettermi al corrente dei dettagli della spedizione.
    Se non avessi pieno controllo delle espressioni del mio viso, avrei probabilmente aperto la bocca invitando le mosche ad entrarci. Quello che mi basta è che ci sia già qualcosa per me sul velivolo che ci porterà a Nubiserpe. Il nome è altisonante come quello dell'uomo seduto sul trono, ma sfigura incredibilmente se di mezzo ci sono Oracoli, fantasmi o puttanate del genere. Tuttavia, per esperienza, non posso mai dare una storia per vera se in primis la mia non lo è. Non nego che la coincidenza mi faccia ridere.
    Faccio un cenno con il capo all'uomo quando mi dà il benvenuto, al tizio che ha parlato dopo quella specie di armadio a quattro ante e mi limito ad ascoltare. Ad osservare. Dio, sembriamo un gruppetto di fenomeni da baraccone. Il bello del Nuovo Mondo, direi. La creme de la creme dei peggior morti di fame.
    Sta bene. Io non ho da aggiungere nulla, mi sono convinta cinque minuti fa.
    CITAZIONE
    Ovviamente, non sono un folle ne un sadico e intendo mantenere il nostro accordo.
    Per questo motivo, a bordo del velivolo, troverete già un incentivo per il compito che vi aspetta.

    Parole suadenti, reggente. Ti stimo già. Troverò quell'artefatto e ci metterò pure un fiocco sopra. Te lo garantisco.
    « Bene. Quando si parte? » esordisco così, con naturalezza, mettendo le mani sui fianchi.
    Basta parole, suvvia. E' ora dei fatti.
    Saliamo su quel coso volante ed andiamo lì, in mezzo alla sabbia.
    « Ah, anche se probabilmente non ve ne frega un cazzo, il mio nome è Raven. »
    Almeno sapevano chi invocare in caso si fossero persi. A volte anch'io mi meraviglio di me stessa, ma non è semplice cortesia; avrebbero ricambiato con i loro ed avrei ottenuto una bella assicurazione. Quella della vita, la mia ovviamente.

    Trasporto in [P]: Rivolta Budella [Fondina | 6/6 Proiettili], Molotov [1/1]
    + 14 Proiettili .45 colt M
    Zaino: x2 acqua incontaminata [Una razione nella Borraccia], x2 razione intera di cibo ordinario, accendino + pacco di sigarette [20/20]
    Vestiario: Vesti del Deserto [Immunità da Insolazione]
    Armatura: Pann. Rinforzati [Testa/Torso/Braccio Dx/Ventre]
     
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  12. ShiroiSan
     
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    Vash

    Scheda | 21 | Guardia della Carovana | PF 42/42| | Genoma Multiplo | Strategia 35 |
    Osservo attentamente l'espressione del Reggente, in cerca di qualche conferma che possa trasparire dai suoi lineamenti. Lo sguardo serio e pacato si corruga in qualche pensiero ma, prima che possa condividerlo con noi, viene nuovamente interrotto da Iquos, il quale annuncia questa volta l'arrivo di un altro nostro compagno di viaggio.
    Ammetto un primo momento di stupore quando vedo entrare una giovane ragazza dai lunghi capelli argentei. Non che sottovaluti il genere.. nel ring dove combattevo ho visto donne con più carattere e palle di molti uomini gonfiati e nerboruti.. ma la sua comparsa nella sala mi fa per un attimo perdere il senso del discorso.
    Al contrario Monctezuma, impassibile, riformula per la nuova venuta un breve riassunto dei fatti fin ora discussi. Poi, senza perdere tempo, si rivolge a me rispondendomi. Se prima avevo qualche dubbio, ora sono sicuro che sia la persona degna del suo titolo. Il mio istinto dice che posso fidarmi e le sue parole non fanno altro che rafforzare questa mia convinzione.
    Lascio rispettosamente finire il suo discorso, quindi prendo nuovamente parola:
    -Per quanto possa sembrare strano, mi tranquillizza il sapere di essere solo noi. Questo ci renderà più facile capire di chi possiamo fidarci e da chi dobbiamo guardarci una volta là..- osservo brevemente i miei nuovi compagni, per poi soffermarmi un attimo di più sulla ragazza. Accenno un sorriso e faccio spallucce.. -o almeno lo spero..-
    Torno poi con lo sguardo su Monctezuma -La vostra fama vi precedere Reggente, così come quella della vostra famiglia. Persino uno sbandato come me sa della vostra lungimiranza. Vedendo coi miei occhi questo luogo ed ascoltando ora le vostre parole, son sicuro che se un tale Artefatto esiste non ci sia posto migliore che questo dove custodirlo, studiarlo e nel caso neutralizzarlo. Per quello che conta, avete la mia parola di guardiano.-
    Non passano che pochi instanti che Xylos decide di tagliare corto, invitandoci a partire. Così fa a sua volta anche la nuova arrivata, che infine si presenta a noi con il nome Raven.
    -Avete ragione abbiamo perso fin troppo tempo, ma ci tenevo a chiarire quanto detto. Possiamo partire anche subito, avremo poi tutto il tempo per le dovute presentazioni.-

    Trasporto in [P]
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    Alfie Solomons

    Scheda | 30 Anni | Cercatore | Ghiandole Protettive | PF 32/32 | Strategia 42


    Non so voi, ma io ho questa risposta pavloviana alla parola 'incentivo'. Del tipo che mi tiro sull'attenti - come se non l'avessi fatto per 'Squarci', 'sciamani' o 'ROOT'. Seriamente, oggi rischio davvero l'overload. - la mia salivazione è oltre l'umana decenza (ma se mi concentro per bene sono sicuro di riuscire a non grondare sul costoso pavimento del Monctezuma). E scodinzolerei anche, se ne fossi capace. Ma date le circostanze, mi limito ad accudire il bastardo avventuriero che è in me e lo lascio sorridere con tutto l'entusiasmo che ha.

    Magari girarmi verso la nuova arrivata e darle un "Benvenuta a bordo, sorella." anche se si, fondamentalmente non me ne frega un cazzo di chi sia o di quanti siamo al momento, o di quanta gente dovremo impallinare quando saremo li.

    Sul serio, quando cazzo si parte?


    Trasporto in [P]: Ol'Gun [10/10 Proiettili], Puntura [10/10 Proiettili]
    Coltello Bilanciato, Caricatore 9x19mm [10 Proiettili]


    Zaino: Kit da Riparazione, 1 acqua incontaminata, Copertone (Testa)


    Indosso: Turbante, Skull Bandana, Copertone (Ventre), Copertone (Braccio dx)
     
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    Monctezuma vi congeda, annuendo e augurandovi di far ritorno, presto e con buone notizie.
    Iqos vi accompagna di nuovo attraverso i corridoi della piramide e poi fuori, dove inizia una lunga scalinata verso l'alto.
    Più salite e più l'aria si fa fresca e piacevole.
    Una volta in cima scorgete il grosso velivolo, simile ad ad un dirigibile ma più piccolo e dall'aspetto più maneggevole e veloce.
    Ben trovati viaggiatori, sono Jiraskar il pilota del Capidoglio.
    Dice, indicando il velivolo alle sue spalle e sorridendo.
    Lì ci sono delle cose per voi, prendete quel che vi serve e salite a bordo che si parte tra poco.

    CITAZIONE
    Bottino
    1x Kit da Ricucitore
    3x Cibo in scatola
    3x Acqua Incontaminata
    15 Boinn gialli (1500 Boinn neri) da dividere tra voi
    1x Scudo in Metallo (AD3-R3) peso 5kg
    1x Spadone del Tiranno
    1x Tirapugni Cal.12
    1x RedLine (con 6 proiettili)

    Una volta spartito il necessario tra di voi, entrate nel Capidoglio.
    L'interno di quel velivolo è assai strano, la struttura che regge la carcassa principale assomiglia ad una grossa gabbia toracica, mentre la postazione di guida sembra quasi rappresentare la struttura branchiale di un pesce.
    Forse è per quello che è stato chiamato Capidoglio.
    Oltre a Jiraskar, nel velivolo è presente un co-pilota e Riparatore, un blindfinger di nome Geko, intento a riparare un marchingegno strano ed ingombrante.
    Qualche minuto più tardi il mezzo prende velocemente quota e rapidamente si distacca dall'attracco.

    CITAZIONE
    Jiraskar vi comunica che arriverete a Nubiserpe entro un paio d'ore.
    Se volete fare qualcosa, chiedere qualcosa o che so io è il momento buono.
    Ps. Spartiteti il bottino, decidendo tra voi cosa v'interessa.
     
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  15. Jojoe
     
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    Joe Arper

    LinkScheda | 20 | Riparatore | Vitalità estrema | Blindfinger | PF *44/44*

    Durante tutto il discorso mi soffermai più che altro a guardare il fighissimo posto in cui eravamo, era sicuramente interessante. Un sacco di paroloni e riverenze riempivano le bocche un pò di tutti. Big guy che stava con noi sembrava molto serioso sulla questione; menomale, probabilmente si sarebbe impegnato sul serio, mi ero abbastanza abituato ad avere una compagnia fissa quindi ogni nuova aggiunta un pò mi destabilizzava. Non che fosse effettivamente un problema, tanto qui le persone vanno e vengono.
    Una voce familiare interruppe il grande capo: una nuova "nuova aggiunta" si univa alla combriccola, ed è anche un' incantevole fanciulla. Un pò acida, ma sicuramente incantevole.
    wellcome! Io sono Joe, quello intelligente del gruppo.. ahahahah
    dissi con tono amichevole.
    Tutti incitavano a partire percui anche io mi avviai a.. QUEL COSO FIGHISSIMO!
    Iniziai a spulciarmelo da cima a fondo mentre sentivo la sensazione di vuoto mentre salivavamo di quota.
    Trasporto in [P]
     
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139 replies since 3/4/2017, 11:10   2058 views
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